Scoppia la pace tra Lega e Forza Italia: «Uniti per Bitonci sindaco»

PADOVA. La pace all’improvviso. Le colombe hanno vinto sui falchi: Forza Italia e Lega correranno assieme per Massimo Bitonci sindaco. “Lubrificante” dell’accordo è la voglia di vincere. A Padova, come a Verona e Belluno.
All’appuntamento con la stampa arrivano a braccetto il segretario provinciale del Carroccio Andrea Ostellari e il commissario cittadino degli azzurri Adriano Paroli. Entrambi avvocati, si sono trovati sul piano del diritto. A partire da un’ammissione di responsabilità. «Quello che è accaduto è stato un corto circuito che ha portato danni ai padovani e al nostro partito – ha detto Paroli – Credo che l’ira e la diffidenza della Lega fossero giustificate. Ma i nostri elettori oggi si aspettano che possa riprendere un cammino che era stato interrotto: correttezza e lealtà sono nel nostro dna».
«Ci hanno fregati una volta, non accadrà più», tuonava non più di qualche giorno fa il segretario nathional della Lega Nord Toni Da Re. Ma la realpolitik impone un cambio di narrazione: «Avevamo chiesto una importante sferzata politica da parte di Forza Italia e c’è stata. Non solo le due espulsioni, abbiamo condiviso un percorso», sottolinea Ostellari che, come un nuovo Esopo, trova una morale alla fine della favola: «Raccoglieremo quanto è accaduto, che non ha precedenti nella nostra alleanza, come un bagaglio di esperienza che ci consentirà di evitare in futuro situazioni simili. Guardiamo avanti: chi oggi corre con noi dovrà accettare un patto per Padova che prevede serietà, concretezza e onesta».
E la Lega che chiedeva la testa del coordinatore regionale azzurro Marco Marin? «Marin è d’accordo con l’alleanza – chiarisce Paroli – Da quando sono arrivato a Padova ho avuto il pieno sostegno da tutti i livelli del partito: a partire da quello regionale fino a Niccolò Ghedini e gli altri esponenti nazionali».
«Ho apprezzato quanto fatto da Ghedini – aggiunge il segretario leghista – Sinceramente, che qualcun altro sia d’accordo o meno, non ce ne frega niente». E proprio il senatore, avvocato di Silvio Berlusconi, saluta con gioia l’accordo: «Così si chiude definitivamente una vicenda che mai sarebbe dovuta accadere – spiega Ghedini – Certamente Bitonci tornerà sindaco e potrà riprendere l’ottimo lavoro che stava svolgendo. L’auspicio è che questa coalizione possa estendersi anche ad altre forze politiche o civiche».
E il problema del nuovo ospedale a Padova Est che aveva provocato la rottura del tavolo di maggioranza per l’opposizione di diversi esponenti forzisti? Per il commissario Paroli non è più un problema: «Non credo sia un punto dirimente – osserva – Il progetto è ormai avanti ed è all’attenzione della giunta regionale. Nel nostro programma non avrà enfasi, perché ormai è già stato inquadrato lì».
I tavoli programmatici dunque partiranno adesso per mettere in piedi un “patto per Padova” che coinvolga tutta la coalizione di centro-destra, allargata a civiche e Fratelli d’Italia: «Ci sarà un proseguimento delle linee amministrative ma anche nuovi progetti», sottolinea il commissario forzista.
Non si teme una reazione di “intolleranza” della base che possa produrre emorragie di voti. «Facendo chiarezza e dando input precisi, i nostri elettori ritroveranno lo stesso entusiasmo e la stessa passione», spiega Paroli. «La nostra base è capace di affrontare questa campagna elettorale perché i passaggi che abbiamo chiesto ai forzisti sono stati effettuati», aggiunge Andrea Ostellari.
Certo a taccuini chiusi, Paroli non nasconde qualche malumore: «Se mi chiedete se Furlan è d’accordo sono costretto a dirvi di no», sussurra a denti stretti. Ma al suo fianco, nella costruzione della lista di Forza Italia alle prossime comunali, avrà i “lealisti” Eleonora Mosco, Matteo Cavatton, Enrici Turrin e Nicola Lodi. «Saranno in lista, ma ci sarà posto anche per chi, anche non iscritto, vuole dare una mano». E Mosco ritroverà il suo ruolo di vicesindaco? «Non abbiamo parlato di poltrone», taglia corto Ostellari.
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