Scrisse l’epitaffio al Pantheon per Raffaello

Raffaello e Pietro Bembo erano amici affiatatissimi. Il pittore muore giovane, nel 1520 ed è Pietro a comporre il suo epitaffio poi inciso sulla tomba al Pantheon a Roma: «Ille hic est Raphael timuit...

Raffaello e Pietro Bembo erano amici affiatatissimi. Il pittore muore giovane, nel 1520 ed è Pietro a comporre il suo epitaffio poi inciso sulla tomba al Pantheon a Roma: «Ille hic est Raphael timuit quo sospite vinci, rerum magna parens et moriente mori».

La traduzione:

Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d'essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova