Trecento cattedre nelle scuole padovane, scade il concorso per l’assegnazione

Il 30 dicembre è il termine ultimo per presentare la domanda che permette di diventare docente di ruolo. I posti sono destinati ai precari, dalle materne alle superiori. In Veneto ce ne sono 2.273 complessivamente

Felice Paduano
Il tema del precariato affrontato nel corso di un’assemblea (foto Bianchi)
Il tema del precariato affrontato nel corso di un’assemblea (foto Bianchi)

Mancano solo 13 giorni alla scadenza del concorso Pnrr2 per diventare docente di ruolo nelle scuole materne, primarie, medie e superiori. La domanda, rigorosamente on-line, scade alle 23.59 del 30 dicembre.

Sono interessati tutti gli insegnanti attualmente supplenti (in provincia di Padova sono 2.400) e devono possedere la laurea di accesso alla classe di concorso e/o il titolo di specializzazione per i posti di sostegno.

I posti disponibili nel Veneto sono, in tutto, 2.273 di cui 675 riservati al sostegno e 593 alla scuola primaria. Alcuni esempi: le cattedre disponibili alle superiori per insegnare storia e filosofia sono 12, filosofia e scienze umane 24, matematica e fisica 16.

In tutta Italia i posti disponibili previsti sono 19 mila, di cui 4.840 per il sostegno. Secondo una stima dell’Ufficio Scolastico Regionale, i posti disponibili nelle scuole di Padova e provincia sono tra i 250 e i 300.

Tanti i docenti che hanno già presentato domanda per sostenere la prova scritta del concorso, che si dovrebbe tenere tra gennaio e febbraio.

Tra loro c’è anche Maurizio Santaniello, attualmente docente precario che insegna in una scuola di Este, originario di Nola. «Ce la metterò tutta per superare la prova scritta del concorso perché lavorare nella scuola con il posto a tempo indeterminato è una garanzia per il futuro», spiega l’insegnante.

Non tutto il mondo della scuola è soddisfatto della decisione presa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), guidato da Giuseppe Valditara.

«Il concorso è stato pubblicato in tutta fretta per rispettare la scadenza del 2024, ma così ha lasciato poco tempo agli aspiranti per presentare domanda», sostiene Sandra Biolo, segretaria regionale di Cisl Scuola. «Solo 19 giorni dall’11 al 30 dicembre, anziché i previsti 30 giorni. E poi c’era davvero bisogno di un altro concorso? Forse no dal momento che il concorso Pnrr1 non è ancora concluso e sono presenti molti idonei negli elenchi dei concorsi precedenti».

Diverso il commento di un altro docente esponente della Flc-Cgl: «Da un lato nella Legge Finanziaria si tagliano docenti e personale Ata», dice Angelo Zuppardo, insegnante di ruolo all’Istituto Pertini di Camposampiero, «Dall’altro lato si indice un nuovo concorso solo per fare alzare la percentuale dei progetti Pnrr approvati. Ovviamente questo è un bene per i precari. Ma, nello stesso tempo, ci vorrebbe un’idea di scuola per un Paese che perde cospicue quote di produzione industriale ed è diventato, in base ai dati recenti del Censis, culturalmente povero».

I dati di quanti docenti si saranno iscritti al concorso Pnrr2 in scadenza il 31 saranno comunicati dall’Ufficio Scolastico Regionale, guidato dall’ex-ministro Marco Bussetti, nei primi giorni di gennaio.

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