Scuole superiori, la classifica in provincia di Padova

Il capoluogo brilla per i licei classico e scientifico, ma nella corsa al posto di lavoro vince chi parte dagli istituti fuori città
CARRAI - AULA STUDIO GALLERIA TITO LIVIO CARRAI - AULA STUDIO GALLERIA TITO LIVIO
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PADOVA. Dimmi che scuola fai, ti dirò che futuro ti aspetta. In mancanza di una sfera di cristallo, per i genitori dei ragazzi di terza media che si interrogano sulla strada migliore per i loro figli c’è l’indagine Eduscopio (www.eduscopio.it) che studia il percorso degli studenti usciti dalle scuole superiori italiane. Incrociando le informazioni fornite dalle scuole con quelle del ministero dell’Università e di quello del Lavoro, la fondazione Agnelli - che dal 2014 cura questo prezioso strumento utile all’orientamento - è in grado di dire quanti trovano lavoro e dove (cioè se in coerenza o meno con gli studi fatti) e quanti proseguono per l’università e verso quale traguardo.

«Eduscopio è diventato in questi quattro anni un riferimento per le famiglie», spiega Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, «come dimostrano i circa 800mila utenti unici che hanno a oggi visitato il portale, con un incremento medio annuo del 17%, e i 3,5 milioni di pagine consultate. Eduscopio è utile perché consente di comparare la qualità delle scuole dell’indirizzo di studio che interessa allo studente nell’area dove risiede. Ha successo perché le informazioni che contiene sono frutto di analisi accurate a partire da grandi banche dati, perciò affidabili: aiuta chi non si accontenta del “passa parola” e, in modo particolare, quelle famiglie che non possono contare su reti sociali e culturali forti. In questo senso, è anche uno strumento democratico».

Dalla scuola all’università Con l’88 per cento di iscritti che arrivano almeno al secondo anno, c’è il Tito Livio di Padova al primo posto tra i licei classici della provincia che indirizzano verso gli studi universitari. Dal Tito Livio si prosegue prevalentemente verso indirizzi giuridico-politici (27,4%) e umanistici (18,6). E in due casi su tre all’università di Padova. Al secondo posto c’è il Ferrari di Este, al terzo il Tito Lucrezio Caro di Cittadella. Tra gli scientifici, primo posto al Fermi di Padova che porta all’università il 95% dei maturati e il 91% almeno al secondo anno. Il 30,2% prosegue verso indirizzi tecnici, il 20,8 verso studi economici e statistici. Seguono i licei Ferrari di Este, il Bruni di Padova e poi l’Einstein di Piove di Sacco. In tutta la provincia ci sono scuole d’alto livello, basta scorrere le altre classifiche per avere una conferma. Tra i licei di Scienze Umane brilla il Tito Lucrezio Caro di Cittadella (84% di diplomati all’università), che precede il Duca d’Aosta di Padova e l’Einstein di Piove. Quest’ultimo, però, è primo tra i licei linguistici, con l’86% di iscritti all’università (prevalentemente in indirizzi umanistici), davanti al Marchesi di Padova e al Ferrari di Este. Il Kennedy di Monselice è primo, invece, tra i Tecnici Economici (56% di maturi immatricolati); tra i Tecnici Tecologici è primo lo Scalcerle di Padova davanti al Meucci di Cittadella; tra i licei Artistici c’è solo il Modigliani di Padova.

Dalla scuola al lavoro Al primo posto assoluto, con un indice di occupazione all’83 per cento, c’è il Mattei di Conselve, che domina la classifica di tutti gli istituti tecnici e dunque anche quella dei Tecnologici, precedendo il Meucci di Cittadella e il Marconi di Padova. Chi si diploma al Mattei trova lavoro in media dopo 160 giorni e al massimo a 8 km da casa. Nel 60% dei casi, tra l’altro, il lavoro è coerente con gli studi fatti. E in un caso su quattro, già entro due anni si trova un posto a tempo indeterminato. Tra i Tecnici Economici, al primo posto c’è il Newton di Camposampiero, che conduce a un contratto il 66% dei diplomati entro 200 giorni. Il 13% trova un posto fisso entro due anni, ma il 61 per cento entra in un’azienda almeno come apprendista. Nella stessa classifica, al secondo posto c’è il De Nicola di Piove di Sacco, al terzo il Gramsci di Padova. Ma è il San Benedetto di Montagnana il tecnico Economico che “spinge” più diplomati (il 64%) verso un impiego coerente con gli studi fatti, precedendo in questa classifica l’Alberti di Abano e il Calvi di Padova. Tra gli istituti Professionali Servizi, primo posto per il Pietro d’Abano, che garantisce un contratto al 68% dei suoi diplomati entro 207 giorni e a 9 km in media da casa. Il 53% dei diplomati lavoro più di sei mesi nei due anni dopo la fine degli studi. E nel 73% dei casi in posti coerenti con gli studi fatti, il che garantisce all’istituto anche il primo posto nella relativa classifica. Tra gli istituti dello stesso ramo, nella graduatoria di avviamento al lavoro secondo posto per il Da Montagnana di Montagnana e terzo per il Rolando Da Piazzola di Piazzola. Tra gli istituti del ramo Industria e Artigianato, infine, primo posto per il Meucci di Cittadella: chi si diploma qui, nel 71% dei casi trova un buon posto entro 140 giorni. E in più della metà dei casi senza vanificare gli studi fatti.

Cristiano Cadoni
 

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