Se il topo diventa animale di compagnia

PADOVA. Capisce e interagisce, gioca, adora le coccole, è curioso alla potenza. Commensale dell’uomo per eccellenza, è goloso e pur di raggiungere una ghiottoneria, con un po’ di pazienza e di addestramento, si diverte da matti a fare qualsiasi cosa: un percorso particolare, aprire una scatoletta, passarti da una mano all’altra transitando sulla nuca e via. E’ un tipo iperattivo ma di grande compagnia. Intelligente e affettuoso. Apprezza starsene racchiuso tra le mani del padrone, diciamo del tutor, insomma di chi si prende cura di lui, e va in brodo di giuggiole per un po’ di grattelli dietro le orecchie. Tutto ciò a dispetto dei pregiudizi che si porta dietro.
Lui è il Rattus Norvegicus, uno dei rappresentanti più titolati delle sessanta specie del genere Rattus Rattus, famiglia dei Muridi. Insomma, il topo di chiavica, la pantegana. Arriva a cinquanta centimetri coda compresa, ha un nasone lungo e baffuto, zampette rosa che potrebbero ricamare al tombolo da quanto sono precise e arriva quando lo chiami. Se qualcosa attira la sua dirompente curiosità, oppure quanto decide che è il momento di buttare uno sguardo panoramico sui dintorni, si alza dritto sulle zampe posteriori, nasone e vibrisse svettanti. Avrà anche portato ripetute pestilenze in giro per il mondo, compresa quella manzoniana del 1630, ma mica era colpa sua: abitava nelle chiaviche, appunto, e lì veniva aggredito dalla pulce Pasteurella Pestis. Quando il povero ratto moriva, la Pasteurella lo abbandonava e se ne andava in giro, a diffondere l’epidemia anche all’uomo.
Di suo, la pantegana è un animaletto pulitissimo, va da sé se vive in luogo pulito: osservarne gli accuratissimi rituali di pulizia è uno spettacolo. Ed è anche un tipo di grande simpatia, che altre culture apprezzano e onorano: Ganesh, divinità induista, è sempre raffigurato a cavallo di un rattone e il ratto è il primo dei segni zodiacali dell’oroscopo cinese: rappresenta creatività, onestà e generosità (è un animaletto di spiccata sensibilità sociale: se un compagno si ammala, gli altri gli si stringono attorno, lo nutrono e lo scaldano). Infine, non c’è bestiola più rappresentata nel mondo dei cartoni dei vituperati topo o ratti. L’elenco è infinito: Remy lo chef di “Ratatouille”, Stuart Little il topo adottato, Gas Gas e gli altri di Cenerentola, Michey Mouse e compagnia, Pikachu, Timoteo l’amico che incoraggia Dumbo, Geronimo Stilton. E il grande, inimitabile, Topo Gigio con il suo pezzetto di Emmental.
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