Se la Madonna impugna due pistole

Kolyma è una regione della Siberia resa famosa dai racconto di Salamov sui Gulag, ma anche lo spazio artistico in cui Nicolai Lilin realizza le sue opere visive. E nello stand di Kolyma, ad Arte Padova, sono ospitati le icone di Andrea Chisesi e i tatuaggidi Lilin che non è solo uno scrittore. Le opere definite “Sincretismi eterodossi” vendono bene anche presso committenti impensati. Per esempio il Vaticano, ma anche i massoni. Certo, si fa fatica a pensare al Vaticano come acquirente di Madonne che imbracciano il fucile o di un Cristo tatuato, ma la spiegazione c’è. Lilin riproduce simboli di una tradizione molto antica ed è questo che stimola l’interesse del Vaticano. Così come quello dei massoni. Perché alcuni simboli massonici sono entrati nella tradizione siberiana nell’ottocento, con l’invio in Siberia dei rivoluzionari liberali. Questa cultura visiva ha poi aiutato Lilin in un’altra avventura artistica, quella del cinema. A febbraio, al Festival di Berlino, sarà presentato “Educazione Siberiana”, girato da Gabriele Salvatores che ha chiesto a Lilin di ricreare per lui il mondo di immagini che ha raccontato nel romanzo. Nella foto a sinistra la copertina del suo nuovo romanzo presentato a Padova.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova