Seconda tempesta, a Padova un'altra serata di grandine e allagamenti

PADOVA. Seconda tempesta e notte di paura. Il maltempo non dà tregua ai padovani che ieri (domenica) hanno dovuto fare i conti con un nuovo violentissimo acquazzone e una intensa grandinata.
I vigili del fuoco hanno fatto più di cinquanta interventi nella notte e ne dovranno fare circa 500, per lo più per rimuovere alberi caduti del tutto o parzialmente. Sono arrivati rinforzi da Belluno, Treviso e Verona.
Il tutto al termine di una giornata di lavori per ripristinare i danni causati dal fortunale di sabato. Intanto il presidente della Regione Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi per i Comuni coinvolti.
Il nuovo fortunale si è scatenato quando mancava un quarto d’ora alle 21. In tutta la città si sono avvertiti lampi e tuoni e poi, puntuale, è arrivata la grandine: in particolare in Prato della Valle. “Chicchi” grossi anche a Roncaglia.
Tanti i padovani che hanno chiamato i Carabinieri, i Vigili del fuoco e la Polizia municipale per segnalare disservizi o anche solo per essere rassicurati di fronte alla nuova emergenza maltempo.
Il timore maggiore, per la Protezione civile, era legato al vento: c’era infatti il rischio che qualche ramo pericolante potesse finire sulle strade. Per fortuna il peggio è stato scongiurato.
Veri e propri allagamenti si sono registrati in via San Salvatore a Camin, nella zona della Madonna Pellegrina, nel sottopasso di via Fornaci e in via Nazareth. E ancora nel tratto iniziale di via Facciolati, fino al Sant’Antonio. Molte informazioni sono circolate anche sui social.
Tra i più attivi, in particolare nella zona di Mortise, il consigliere comunale della Lega, Alain Luciani, che ha segnalato l’allagamento di via Bajardi e del sottopasso di via del Bigolo. Qualche momento di preoccupazione si è vissuto anche al Parco della Musica, dove i convenuti sono rimasti «prigionieri» per un po’, bagnati e al buio. Intorno alle 22 il fortunale è cessato.
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