Selvazzano, villa Cesarotti nel degrado: «Per ora non ci sono fondi»

Il portico della barchessa è colmo di rifiuti e di graffiti, nel sito regna l’abbandono. Il Comune conferma la volontà di acquistare il complesso ma mancano risorse

Gianni Biasetto
Villa Cesarotti di Selvazzano
Villa Cesarotti di Selvazzano

Immondizie sparse ovunque sotto il portico della barchessa diventato una latrina e scritte di ogni genere sui muri. Villa Cesarotti nel centro di Selvazzano è sempre più in preda al degrado e all’abbandono.

Il monumento del XVII secolo che fu dimora dell’abate Melchiorre Cesarotti, letterato e filologo che visse tra il 1730 e il 1808, è per l’86% di proprietà di Anci Veneto, la barchessa e il parco romantico sono invece di proprietà del Comune di Selvazzano.

Gli immobili sono abbandonati e questo favorisce le incursioni dei vandali che si accaniscono in particolare contro la barchessa, che è stata restaurata una dozzina di anni fa ed è stata utilizzata, per un periodo, come ufficio Informagiovani, aula per la musica e centro per le attività di animazione dei ragazzi. Anci Veneto ha utilizzato la Villa come sede istituzionale e uffici di Anci Sa fino a qualche anno fa.

Sfumata la possibilità di acquisto da parte del Comune durante l’amministrazione di Giovanna Rossi, l’associazione dei Comuni ha deciso di spostare gli uffici nella sede della Provincia di Padova, in piazza Bardella, e ha avviato una causa contro il Comune che nel 2021 aveva espresso la volontà di acquistare l’immobile con delibera del Consiglio comunale.

Tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni hanno manifestato l’intenzione di entrare in possesso dell’86% delle quote di Anci, ritenendo il monumento un bene strategico per il territorio di Selvazzano e non solo.

Anche l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Piron, entrato da poco nel Cda di Anci Veneto, in campagna elettorale ha espresso la volontà di entrare in possesso del bene con l’acquisto delle quote in capo ad Anci. Nel bilancio di previsione 2025, però, non figura alcun stanziamento per l’acquisto della Villa.

«Confermo quanto promesso in campagna elettorale, ritengo che il monumento sia molto importante per Selvazzano, un riferimento per la cultura e per l’ambiente vista la vicinanza al Bacchiglione», spiega l’assessore al Bilancio Andrea Chiodi. «Per il momento non abbiamo fondi a disposizione, non appena si sarà conclusa la vertenza legale con Anci andremo a caccia di risorse».

E sul degrado, denunciato in questi giorni da alcuni residenti, l’amministratore risponde: «Per quanto riguarda la situazione di degrado in cui versa il bene, cercheremo per quanto di nostra competenza di risolvere il problema quanto prima».

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