Senegalese discriminato Le Iene in palestra a chiedere «perché?»
MONSELICE
Il caso di Karamba e dell’ingresso negato nella palestra monselicense finisce nel piccolo schermo. L’altra sera la trasmissione “Le Iene” di Italia Uno ha mandato in onda un servizio dedicato alla bagarre tra Rodolto Boetto, titolare della palestra Just Fit di Strada Rovigana, e Karamba Diouf, mediatore culturale di origini senegalesi, da quattro anni in Italia.
L’inviato Pablo Trincia ha documentato, ricalcando esattamente il lavoro fatto dal mattino di Padova la scorsa estate, il diniego ricevuto da Karamba al momento dell’iscrizione nella palestra di Boetto.
«Questo è un circolo privato e abbiamo solo 200 posti. Al momento è tutto pieno. Se vai avanti per questa strada trovi una palestra che invece apre a tutti», aveva risposto il titolare della palestra al senegalese. Qualche minuto dopo, quando in palestra si era presentato l’italiano Umberto Cesarotto – “complice” di Karamba – lo stesso Boetto aveva invece detto che il posto c’era.
Messo di fronte all’evidente disparità di trattamento, Boetto ha spiegato al nostro quotidiano che effettivamente una selezione avviene, soprattutto perché nell’ultimo periodo – all’aumentare di iscritti di colore – erano aumentati anche i furti in palestra. Aveva poi negato l’etichetta di razzista, segnalando che un terzo dei suoi iscritti era straniero. “Le Iene”, attraverso una complice rimasta qualche ora in palestra e poi con una telecamera installata per un giorno all’ingresso della palestra, ha tuttavia mostrato che in due giorni nella struttura non era entrato manco un atleta di colore.
Trincia ha quindi fatto tappa all’interno della palestra per un confronto con Boetto, che tuttavia non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Lo stesso Karamba, all’indomani della comparsata de “Le Iene”, si è presentato nuovamente in palestra per iscriversi, trovando piena accoglienza dal titolare della struttura. Da quel giorno, tuttavia, Karamba ha deciso di non presentarsi più nella palestra di Strada Rovigana.
Nicola Cesaro
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