Senza autorizzazione l’albergo dei migranti

MONTEGALDA. Accoglie immigrati da un anno, senza però avere l’autorizzazione provinciale per l’attività di affittacamere. È l’ex albergo Miravalle di Montegalda, struttura che oggi accoglie una...

MONTEGALDA. Accoglie immigrati da un anno, senza però avere l’autorizzazione provinciale per l’attività di affittacamere. È l’ex albergo Miravalle di Montegalda, struttura che oggi accoglie una quindicina d’immigrati e che ospitava fino a qualche giorno fa anche Yaya Krubally, ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due minorenni e una giovane donna. La struttura, che ha una lunga storia di passaggi di proprietà, da anni di fatto non svolge più funzioni di accoglienza: «Colpa anche del Comune che un anno fa ci ha chiesto di alloggiare una famiglia di marocchini indigenti che ha poi monopolizzato un intero piano, allontanando la clientela abituale» dice Piero Rengo, portavoce del proprietario siciliano del Miravalle. «Con la struttura a un passo dalla chiusura, l’ultima chance è stata quella di aprirci alle cooperative che gestiscono i migranti» prosegue il gestore «tanto che in un anno sono stati una quarantina i migranti passati di qui. L’ultimo gruppo è quello dei 16, tuitti nigeriani, eccetto Krubally del Senegal, l’unico musulmano, in quanto gli altri sono tutti cristiani praticanti. Krubally si è sempre comportato bene, al punto che l’ho visto più volte mangiare la pizza in compagnia dei giovani del paese».

Ora il sindaco di Montegalda rende noto che la struttura non ha i requisiti imposti dalla Provincia: «Ci è pervenuta una nota con la quale la Provincia dichiara “non conforme alle norme di affittacamere il Miravalle”. Nota che abbiamo fatto pervenire ieri al proprietario». Struttura quindi pronta a chiudere? «Diciamo che non è a norma» spiega il sindaco «ma i cavilli italiani sono tali che passeranno mesi prima che ciò si verifichi». Il gestore da parte sua rassicura: «Mi sorprende che il sindaco dichiari che non siamo in regola. Lo dice solo ora che ha il problema dei migranti, mentre quando ci supplicava di tenere una famiglia di marocchini, senza pagarci la retta tutto andava bene. Abbiamo tutta la documentazione depositata presso l’ufficio Suap di Grisignano cui si appoggia la Provincia, che ci ha confermato la regolarità del procedimento. Ragion per cui non vediamo proprio perché si debba chiudere». Sta di fatto che il Miravalle con le sue sei camere e due appartamenti occupati dagli immigrati è di fatto, dopo l’arresto di Krubally, sorvegliato speciale: «Il problema non sono i migranti» aggiunge il sindaco «ma l’assenza di un programma serio d’integrazione e identificazione. Ci risulta che nessuno degli ospiti del Miravalle abbia il titolo di rifugiato politico. Ho pure chiesto per iscritto alla cooperativa “EcoOfficina” che ha in custodia i migranti programmi sul loro inserimento, senza ricevere risposta. E intanto altri profughi sarebbero in arrivo a Montegaldella, ospitati in appartamenti privati in pieno centro».

Antonio Gregolin

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