Sequestrati a Piazzola costosi servizi d’argento venduti dagli hobbisti

Finanza tra i banchi del mercatino dopo le proteste degli antiquari contro i commercianti mascherati da appassionati per eludere il fisco 

PIAZZOLA SUL BRENTA. Blitz delle Fiamme Gialle al mercatino di Piazzola sul Brenta, sequestrati servizi in argento del valore complessivo di 1.500 euro.

La Guardia di Finanza della Compagnia di Cittadella, guidata dal capitano Giuseppe Taverna, torna a contrastare l'evasione fiscale nel mercatino dell'antiquariato più grande d'Italia, che viene allestito l'ultima domenica di ogni mese e conta il maggior numero di ambulanti, un migliaio in tutto. Il problema - finito sotto i riflettori da qualche tempo - tocca le centinaia di hobbisti che dovrebbero vendere pezzi trovati nella cantina della nonna, ma che in realtà sono veri e propri antiquari che piazzano - con un regime facilitato - oggetti di valore importante. Domenica scorsa i finanzieri sono tornati ad effettuare i controlli del caso ed hanno sequestrato pezzi in argento del peso di cinque chilogrammi per un costo complessivo di 1.500 euro: un prezzo decisamente superiore al massimo consentito agli hobbisti, l'asticella dovrebbe fermarsi a 258,23 euro.

Ad un altro hobbista è stato sequestrato un tavolo antico di dimensioni imponenti e il cui peso era tale che non è stato possibile rimuoverlo e trasferirlo nelle sedi competenti. L'operazione ha portato al sequestro anche di un servizio da tè in argento del peso di un chilo e mezzo, messo in vendita da un sessantunenne di Venezia; sequestrato un secondo set da tè, sempre in argento, che sulla bilancia ha toccato i tre chili e mezzo, di proprietà di una settantunenne di Schio; il tavolo antico, invece, era stato messo in vendita da un sessantasettenne hobbista di Verona.

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