Sequestrato il rifugio di Emma Bertolaso

Trovati oltre 150 fra cani e gatti tra la sporcizia, alcuni ammalati. Decine di carcasse erano custodite nei frigoriferi

CASTELBALDO. Il rifugio per cani e gatti di Emma Bertolaso sembra ormai avere i giorni contati. La struttura di via Stradona è stata oggetto di un blitz delle forze dell’ordine, costato il sequestro degli oltre centocinquanta animali ospitati e finito con una denuncia ai danni della quarantaduenne “titolare”.

Il canile- gattile “abusivo” della Bertolaso è conosciuto da tutti ed è attivo ormai dal 2007: negli anni la struttura è incappata in numerosi sopralluoghi e provvedimenti di Usl 17 e Comune, ma ha sempre continuato ad operare, assumendo le dimensioni e le funzioni di un vero e proprio rifugio per animali senza tetto. L’altro ieri in via Stradona sono arrivati i carabinieri di Castelbaldo, sollecitati da una segnalazione di Eital, l’Ente italiano per la tutela degli animali e del lupo. Al momento del blitz, nella struttura erano presenti 115 gatti e 44 cani, custoditi in piccole gabbie, recinti o lasciati liberi all’interno dei confini del canile-gattile.

La veterinaria che ha accompagnato carabinieri e associazione (era presente il presidente Antonio Colonna), nominata per l’occasione ausiliaria di polizia giudiziaria, ha rilevato le precarie condizioni igienico sanitarie di alcuni ospiti e delle strutture che li ospitavano. Eital afferma che «oltre il 40% degli animali aveva bisogno di interventi di urgente ospedalizzazione». La stessa associazione parla di «cani e gatti agonizzanti, infestati da piaghe e parassiti, rinchiusi in container sporchi e malsani, affetti da malnutrizione diffusa». All’interno dei tre congelatori sono stati inoltre ritrovate una cinquantina di carcasse di cani e gatti. Gli animali sono stati posti sotto sequestro. Emma Bertolaso, 42 anni, è stata invece denunciata per maltrattamento di animali e per resistenza a pubblico ufficiale. Anche i tre frigoriferi sono stati sottoposti a sequestro in attesa dell’autorizzazione della Procura di Rovigo per lo smaltimento. Al blitz dell’altro ieri ha partecipato anche Paolo Bernini, parlamentare ferrarese del Movimento 5 Stelle, che ha definito la struttura della Bertolaso «il canile-gattile degli orrori» e ha puntato il dito contro le autorità competenti per le omissioni nei controlli e nelle limitazioni al rifugio.

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