Set del film all’ex base di Bagnoli, esercito di comparse
Continuano le riprese della miniserie diretta da Guadagnino. È nata una specie di villaggio del cinema, via vai continuo

Bagnoli di Sopra (PD), 6 ottobre 2019. Set del film di Luca Guadagnino "We are who we are" alla ex base aeronautica di Bagnoli. Nella foto: ragazzi robusti, probabili attori, fanno il bagno in piscina.
BAGNOLI. Nel set blindatissimo e in perenne attività della base di San Siro proseguono senza sosta le riprese della miniserie “We are who we are”, diretta da Luca Guadagnino. Intorno all’ex caserma dell’Aeronautica ed ex centro di accoglienza provinciale dei migranti, trasformata nella base dell’esercito Usa, è sorto un vero e proprio villaggio del cinema con tensostrutture e un ampio parcheggio. Tutto intorno un continuo viavai di comparse, tecnici, operai, maestranze varie che lavorano senza sosta per questa grande produzione internazionale, frutto dell’accordo Hbo-Sky.

Bagnoli di Sopra (PD), 6 ottobre 2019. Set del film di Luca Guadagnino "We are who we are" alla ex base aeronautica di Bagnoli. Nella foto: l'insegna della base.
Ormai via Galileo Galilei, la strada di accesso alla base, è stabilmente chiusa al traffico, fatti salvo i mezzi dei pochi residenti ovviamente. Le comparse vengono accompagnate sul set dai bus dell’Actv che fanno la spola con i diversi punti di raccolta, organizzati in base alle esigenze della produzione, a Bagnoli come nella vicina zona industriale, dove i parcheggi non mancano. Intorno all’ingresso della base, nella finzione la Usag Italy Chioggia “Maurizio Pialati”, è tutto un via vai di mezzi e persone, molte delle quali indossano la divisa dell’esercito Usa. L’accesso invece è severamente controllato dal personale di un istituto di vigilanza privata, armato con mitragliette, dettaglio che rende l’idea di quanto sia importante garantire la sicurezza delle centinaia di persone impegnate ogni giorno in questa grande produzione cinematografica.
La serie, di cui si stanno girando le prime otto puntate, racconta la storia di due adolescenti americani che vivono con le proprie famiglie in una base Usa in Italia, nei pressi di Chioggia. Fra le comparse vi sono anche diversi ragazzi, impegnati nelle riprese proprio in questi giorni. È chiesto loro di presentarsi con abbigliamento casual, che ricordi quello dei coetanei americani. Prima di girare passano sempre al vaglio dei costumisti i quali, quando necessario, forniscono loro degli abiti di scena.
I giovani “arruolati” come comparse in divisa militare vengono sottoposti anche all’addestramento su come marciare e imbracciare le armi, ovviamente armi di scena. E a proposito di finzione, fuori dalla base ci sono persino i cassonetti di scena. In questi giorni sono state girate anche alcune scene intorno alla piscina, con attori e comparse in costume a bordo vasca. «Quel che colpisce» racconta una delle comparse dopo un giorno di riprese «è l’atmosfera “americana” che si respira all’interno della base. Non è solo per il fatto che molti parlino in inglese ma anche per l’abbigliamento, le auto che girano tra i vialetti, la ricostruzione di alcuni ambienti, i gruppi di soldati che marciano al passo. La caserma è un formicaio, è tutta un brulicare di persone al lavoro perché il set è in costante costruzione e trasformazione. Inoltre la pulizia è pressoché continua e accurata. Il regista Guadagnino si vede spesso e sovrintende a tutto quel che succede sul set». —
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