Settemila euro al mese per villa Duodo

MONSELICE. AAA cercansi gestori per Villa Duodo. La Società Rocca, che ha in carico la gestione di tutto il complesso monumentale del Colle della Rocca, ha pubblicato in questi giorni un avviso pubblico per l’assegnazione in concessione di un “pezzo da novanta” del suo patrimonio: Villa Duodo Balbi Valier. L’immobile, composto da 59 vani per un totale di quasi 850 metri quadri, è di proprietà regionale. Costruita dalla nobile famiglia veneziana Duodo, la splendida villa è composta di un’ala più antica, che risale al 1593 ed è opera dell’architetto Vincenzo Scamozzi, e della parte frontale, aggiunta nel 1740. Restaurata esternamente negli anni scorsi, è stata rimessa a nuovo e arredata all’interno un paio d’anni fa. Fino al 2010 ha ospitato, per parte dell’anno, i prestigiosi corsi di architettura promossi dal Mit di Boston con il professor Shun Kanda e il programma “The Veneto Experience”. Un’esperienza che è stata “travolta” dallo tsunami che ha colpito il Giappone l’anno scorso. «Dopo il terremoto» racconta il presidente della Società Rocca, Ferdinando Businaro «l’MIT ha deliberato un programma di sostegno, inviando gli studenti di architettura a progettare e seguire la ricostruzione dei villaggi giapponesi distrutti. Il professor Kanda è stato incaricato di coordinare questo progetto e il programma veneto è stato quindi congelato». Tramontata questa esperienza, si è fatta strada l’idea di cercare altri soggetti interessati a gestire e far vivere la villa. «Dobbiamo confrontarci con un taglio di fondi del 30 per cento da parte della Regione» ricorda Businaro «e quindi con la necessità di mettere a frutto il patrimonio. Abbiamo già ricevuto delle manifestazioni di interesse da parte di vari attori, e si è quindi deciso di procedere con un regolare bando». Naturalmente, un gioiello di questo tipo non può essere dato in gestione a privati senza le dovute cautele e limitazioni. La prima è quella data dal vincolo imposto dal Prg: la destinazione può essere solo quella ad «attrezzature di interesse collettivo». L'immobile non dovrà in ogni caso essere destinato ad usi, anche a carattere temporaneo, suscettibili di arrecare pregiudizio alla sua conservazione o comunque non compatibili con il carattere storico e artistico del bene stesso e di tutta l’area circostante. Ma quali saranno le condizioni per potersi accaparrare Villa Duodo? Il canone fissato a base d’asta è di 7000 euro mensili più Iva. La concessione è per una durata di tre anni. Il concessionario si dovrà inoltre accollare le spese di manutenzione ordinaria dell’immobile, la custodia e la vigilanza, oltre ai lavori necessari per adattarlo alle proprie esigenze. Il termine per presentare le offerte scade alle 12 del 17 settembre.
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