Si butta dal decimo piano dell'ospedale: benzinaio si uccide per la crisi

PADOVA. E’ salito fino al decimo piano del Monoblocco, dal lato di Pontecorvo, dove ci sono gli ambulatori e Medicina Generale, ha aperto una piccola finestra della sala d’aspetto è si è gettato nel vuoto. E’ precipitato infine sopra al tetto delle cucine dell’ospedale, proprio di fianco ai radiatori.
Si è tolto così la vita Giovanni Zampieri, 55 anni, di Due Carrare, molto conosciuto anche a Padova per essere il gestore della stazione di servizio Agip in via Gattamelata. Ha lasciato un ultimo messaggio in un bliglietto che spiega le ragioni del suo gesto: "La crisi mi ha tolto il sorriso"
Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Dalle prime informazioni sembra che la persona, sulla cinquantina d’anni, fosse esterna all’ambiente dell’ospedale, né un paziente, né un medico, né un operatore, ma qualcuno che ha solamente scelto l’ospedale per farla finita. Sul posto, oltre al 118, polizia e vigili del fuoco per il recupero del corpo. Aggiornamenti a breve
Questa mattina prima di salire al decimo piano dell'ospedale il 55enne aveva chiamato il suo dipendente per dirgli che andava in ospedale a farsi degli esami. Una scusa per poter agire indisturbato.
L'uomo, molto noto in città, ha lasciato la moglie e tre figli. Sulla vicenda sta indagando la polizia di Padova.
«La categoria è stanca. Stanca di essere il bancomat della malavita, stanca di fare il gabelliere per conto dello Stato, stanca di essere vittima di un sistema che porta i gestori ad una progressiva emarginazione non solo dal mercato, ma anche dalla vita»: è lo sfogo di Paolo Padoan, presidente dei benzinai dell'Ascom Confcommercio.
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