Si è spento Ballan, capitano d’industria: scalò 2.000 volte il Grappa

VILLA DEL CONTE. Un ictus improvviso ha spento una grande storia del Nordest, un uomo che intrecciava energia, impresa, lavoro, fatica, sport: a 73 anni, alle 3.20 di ieri, ha smesso di battere il cuore potente di Genesio Ballan, cofondatore con il fratello Giuseppe della Ballan di Abbazia Pisani a Villa del Conte, leader nazionale nella creazione di porte per garage.
Un uomo dalla resistenza fisica straordinaria, che ha scalato più di duemila volte il Grappa e che in bici si è fatto da Venezia a Pechino, in tre mesi, e poi un coast to coast attraverso gli States, da un oceano all’altro. Bici e lavoro – al punto da non dormire la notte – in una realtà importante: 120 dipendenti e un marchio legato ai successi ciclistici, soprattutto negli anni d’oro con la Gewiss di Argentin, Berzin e Ugrumov, il Giro d’Italia e la Liegi vinta nel 1994 dal russo, poi le volate di Cipollini e il” treno” rosso, l’esperienza del 1999 con Gilberto Simoni, terzo al Giro.
Genesio lascia la moglie Mirella e le figlie Monia ed Evi. È quest’ultima a raccontare le ultime ore del padre: «Venerdì scorso alle 7.30 l’ho portato in pronto soccorso, mi sono accorta che era in atto un ictus, ne aveva già avuto uno due anni fa, aveva recuperato abbastanza perché era stata lesa la parte destra.
A causa delle misure di prevenzione per il Covid-19 non sono potuta stare lì con lui e ho dovuto aspettare in Pronto soccorso, poi la situazione è precipitata. Siamo arrivati a Cittadella e papà camminava con le sue gambe, faticava a parlare, ma ci sentiva, in un primo momento sembrava ci fossero dei miglioramenti».
Il quadro di salute generale si è aggravato tragicamente nel pomeriggio di giovedì: «A quel punto, vedendo che non c’era più nulla da fare, i medici ci hanno chiesto di restare, ci hanno spiegato che era questione di ore, alle 3.20 papà se ne è andato. Non ce lo aspettavamo, davvero».
Evi ripercorre la forza di un padre «appassionato di sport e lavoro, era andato a farsi un giro in bici giovedì, il giorno prima dell’ictus, anche se i dottori glielo sconsigliavano. È arrivato a scalare il Grappa due volte nella stessa giornata, partiva alle 2 di mattina, andava su, scendeva, mangiava qualcosa, risaliva, alle 10 di mattina era operativo al lavoro».
Evi lavora con la sorella in azienda: «Ci ha sempre spronato, ci ha dato fiducia. Da piccola mi portava in azienda, che è vicina a casa, accendeva la musica, mi insegnava ad usare il trapano ed il muletto. Diceva sempre “il lavoro è pane”. In lui c’era la cultura della fatica, ed era legatissimo alla nostra terra, al Veneto. Ci teneva all’identità. Il colore che preferiva era il bianco: nei mobili di casa, ma pure nelle attrezzature nel capannone. Con le persone», conclude la figlia, «cercava sempre colloquio e complicità, mai un litigio». Evi guida la Ballan con il cugino Alessandro, il passaggio generazionale è in corso, Genesio con Giuseppe era sempre presente per supportare, per un consiglio.
«Mi sento destabilizzato», spiega il nipote, «mio zio mi dava sempre il consiglio giusto, è dura pensare di girarsi e di non trovare un punto di riferimento prezioso». La Ballan quest’anno festeggia cinquant’anni di storia, Giuseppe è sempre stato l’anima commerciale, con la vocazione all’innovazione, ai nuovi mercati; Genesio aveva trovato la sua dimensione in produzione.
«Erano i due lati fondamentali, si sono trovati alla perfezione e non hanno mai avuto uno scontro. Ogni tanto», continua il nipote Alessandro, «mio zio si dimenticava di andare a letto. Era un uomo umile, mai sopra le righe, mai superbo, uguali con i semplici e con i grandi. Amava ciclismo, il volo libero, giocava a bocce, nell’ultimo periodo anche a golf. È facile descriverlo, perché gli bastava uno sguardo per consigliarti. È stato un esempio per tutti, nel mondo del lavoro e dello sport, le sue imprese sul Grappa – con quei 28 chilometri di ascesa – sono state celebrate dalla riviste di settore».
Il funerale sarà celebrato lunedì nella chiesa di Abbazia Pisani, alle 10.30; domani, alle 20, ci sarà la recita del rosario. L’azienda, in segno di lutto, è rimasta chiusa ieri, le attività riprenderanno martedì.
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