Si è spento monsignor Sandro Panizzolo, da dodici anni parroco del Duomo di Monselice
Lo scorso giugno il sacerdote di 64 anni si era ritirato per affrontare la malattia, che gli era stata diagnosticata due anni fa
MONSELICE. Un lutto per la comunità cristiana ma soprattutto per l’intera città di Monselice. Si è spento domenica pomeriggio, alle 16.30 all’Opera della Provvidenza di Sarmeola, monsignori Sandro Panizzolo. Aeva 64 anni ed era stimato parroco del duomo di Monselice.
Da oltre due anni combatteva contro un tumore ai reni: radioterapia, chemioterapia e due interventi chirurgici non sono bastati a debellare il male. Poco meno di due mesi fa, l’aggravarsi delle condizioni lo avevano costretto a un temporaneo distacco dalla parrocchia di San Giovanni Operaio di Monselice, di cui era alla guida dal 2009. La comunicazione ufficiale alla comunità era avvenuta a una settimana esatta dal 40esimo anniversario di ordinazione presbiteriale.
Don Sandro ha passato gli ultimi giorni nella casa materna, salvo poi essere accolto nell’istituto padovano riservato ai religiosi bisognosi di cure. La notizia della scomparsa del sacerdote è stata diffusa dall’amico e concittadino Riccardo Ghidotti, storico monselicense.
Monsignor Panizzolo era una figura davvero amata nella Bassa padovana. Nato a Corte di Piove di Sacco il 30 settembre 1956, era stato ordinato nel 1981 e aveva iniziato il suo ministero come vicario parrocchiale a Tencarola fino al 1983. Dal 1983 al 1987 ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana a Roma dove ha discusso la tesi di dottorato e, successivamente, insegnato ecclesiologia per dieci anni nel secondo ciclo della Facoltà teologica. A Roma ha prestato servizio, fino al 1999, alla congregazione per l’educazione cattolica, ufficio seminari, che ha diretto dal 1995 al 1999, anni in cui è stato anche padre spirituale del Pontificio Seminario Lombardo. Il suo rientro in Diocesi di Padova, nel 1999, coincide con la nomina a rettore del Seminario Maggiore, dove ha insegnato ecclesiologia. Tra gli incarichi ai quali ha dedicato passione ed energie, inoltre, quello di delegato diocesano per il diaconato. E’ stato inoltre presidente del Sabinianum, polo educativo culturale monselice. Cinque anni fa il suo nome era stato tra quelli papabili per la nomina a vescovo di Cremona.
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