Si finge parente di Passera e invia mille euro al Rettore per passare il test d'ingresso al Bo
PADOVA. Quella prova di ammissione al corso universitario sarebbe stata dura da superare per la sua fidanzata. Tanto. Perché allora non chiedere aiuto al rettore dell’Università di Padova scrivendogli una lettera e aggiungendo due banconote da 500 euro per il disturbo? Dev’essere stato questo il ragionamento fatto da Claudio Passera, 50 anni, di Casalmaggiore (Cremona) che per incutere un certo timore nel suo interlocutore, visto il suo cognome “importante” si è pure spacciato familiare di Corrado Passare, banchiere, dirigente d’azienda e già ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture del governo Monti da fine 2011 alla primavera del 2013.
Il fatto - che il pubblico ministero Maria D’Arpa ritiene costituisca un reato di tentata corruzione - viene contestato il 29 agosto del 2013. Quel giorno sul tavolo del rettore Giuseppe Zaccaria arriva una strana lettera che spedisce Claudio Passera.
Si tratta di una richiesta per la prova di ammissione al corso di laurea triennale per professioni sanitarie per l’anno accademico 2013/2014 di Elena Vinnik, 38 anni, nata in Russia ma residente a Caerano San Marco (Treviso). La donna sottolinea la necessità di accedere alla facoltà di Fisioterapia, evidenziando tuttavia la sua non adeguata preparazione. Dentro la busta ci sono pure due banconote dal 500 euro, una regalia per indurre il rettore ad esercitare tutti i suoi poteri per influenzare la commissione d’esame. La lettera è firmata dalla donna, mentre il mittente, scritto sul retro della busta, è Passera.
La donna, nata Omsk, in Siberia scrive di suo pugno delle frasi sincere e genuine. Racconta di essere straniera e di aver fatto fatica nello studio, nonostante un suo costante e assiduo impegno. Spiega che è insegnante in alcuni centri sportivi e palestre, allega addirittura un curriculum vitae particolareggiato. Il tutto con tono quasi dimesso, di richiesta di aiuto, anche se l’aver infilato quelle due banconote rende il reato evidente.
Ieri c’è stata l’udienza preliminare, Passera e la Vinnik sono stati rinviati a giudizio, il 10 giugno prossimo finiranno davanti al giudice. Sono difesi entrambi da avvocati d’uffici, lui da Paola Miotti, lei da Alessandro Zanotto.
La replica del rettore. «È bene che la giustizia abbia fatto il suo corso e continui a farlo, in una vicenda che ha dei risvolti grotteschi. Appena ho aperto la busta ho fatto subito denuncia». Lo dice il rettore Giuseppe Zaccaria che era rimasto senza parole da quella lettera. L’Università però non si è costituita parte civile.
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