Sicurezza in stazione a Padova, blindato il piazzale. I negozianti: presidi fissi

Maxi controlli da parte della polizia visto anche l’assalto alla troupe tivù. I commercianti italiani denunciano: troppe licenze agli stranieri. il consigliere comunale Tarzia: controllo h24

Felice Paduano
Il presidio delle forze dell'ordine sul piazzale della stazione di Padova
Il presidio delle forze dell'ordine sul piazzale della stazione di Padova

 

Alle 8.30 di mattina il piazzale della stazione di Padova è già pieno di volanti della Polizia di Stato. Due auto si trovano davanti al fast food Kfc, nel limitrofo viale Norma Cossetto. Altre due davanti al bar pizzeria cinese, vicino all’edicola; altre due circolano anche in via Tommaseo e via Trieste. Gli agenti chiedono i documenti alle persone che si trovano sotto i portici e ai piedi del grattacielo Belvedere.

Dopo l’aggressione alla troupe televisiva di Striscia La Notizia di Canale 5, guidata da Max Laudadio, e l’immediata operazione della Questura che nel giro di poche ore, ha portato all’arresto di tre giovani, la polizia, su direttiva del prefetto Giuseppe Forlenza, ha di fatto blindato il piazzale e le vie limitrofe. I controlli a tappeto continueranno anche nei prossimi giorni e l’obiettivo è di tenere lontano dal piazzale della stazione spacciatori e piccoli criminali.

Nonostante la presenza massiccia della polizia, sia davanti che dentro la stazione sono continuati i bivacchi. Un gruppo di ubriachi sabato 1° febbraio, vicino alla biglietteria di BusItalia, ha inveito nei confronti dei passanti che entravano ed uscivano dalla stazione.

Forte la preoccupazione dei commercianti dell’area. «Siamo qui dal 1998», dicono i titolari del bar bistrot Babin, ex birreria Pedavena, Fabio e Basilio, «Noi e il gestore di Illy siamo gli unici italiani del piazzale. La situazione di disagio perdura da tempo. Anni addietro, sempre nel piazzale fu aggredito anche Vittorio Brumotti. Cosa fare? Serve un presidio permanente delle forze dell’ordine, come d’altronde è avvenuto per un certo periodo. Il Comune, a nostro avviso, non doveva concedere così tante licenze ai commercianti stranieri. Negli ultimi anni Padova ha incrementato notevolmente i flussi dei turisti. Non sono pochigli stranieri che vengono a bere il caffè e confessano che questa fetta di città non ha niente a che vedere con la bella Padova. Non m’interessa se il piazzale ci sarà la zona rossa o verde. Una cosa è certa: non si può andare avanti così. Le nostre attività vanno tutelate e messe in sicurezza».

Dopo i fatti di venerdì pomeriggio tornano all’attacco anche i politici che chiedono al sindaco Sergio Giordani un intervento per potenziare la sicurezza della città. «Devono tornare le camionette dell’esercito, che, invece, continuano ad esserci nella stazione di Porta Nuova a Verona, ugualmente amministrata da una giunta di centrosinistra. Nello stesso tempo non va confusa la politica di solidarietà verso i deboli e i fragili con la necessità di allontanare i delinquenti tra cui quegli immigrati che scelgono di vivere al di fuori della legalità ottenendo facendo facili guadagni sulle strade del crimine», osserva il consigliere comunale Luigi Tarzia, «Bisogna agire ancora con più vigore davanti, dentro e dietro la stazione. Possibilmente h24».

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