Sigilli al salone di coiffeur aperto senza parrucchiera

La titolare cinese non ha i requisiti professionali: blitz dei vigili a Tencarola L’assessore Sartori: «Un segnale a chi dribbla le leggi e fa concorrenza sleale»
Di Gianni Biasetto

SELVAZZANO. La polizia municipale di Selvazzano venerdì pomeriggio ha messo i sigilli al negozio di parrucchiere “Jin Zhi” di via Padova a Tencarola gestito da Yan Shi, una cinese di 23 anni residente in città.

Motivo della sospensione dell’attività, nonché del sequestro amministrativo dei locali, è la mancanza del requisito professionale comprovante l’abilitazione della titolare a svolgere l’attività di acconciatore.

In sostanza la giovane cinese, che aveva aperto l’attività nel luglio scorso nei locali di un’ex macelleria dopo aver inoltrato domanda al settore Commercio del comune tramite Suap, non ha prodotto entro il termine di 30 giorni l’attestazione che prova l’abilitazione a svolgere il lavoro di parrucchiera. Si tratta di uno dei requisiti fondamentali per poter operare nel settore delle attività commerciali.

«Siamo intervenuti anche per dare un segnale esemplare a chi intende venire a Selvazzano ad aprire nuovi negozi cercando di dribblare la legge», commenta l’assessore al commercio Boris Sartori. «Dobbiamo evitare la concorrenza sleale, soprattutto da parte dei cinesi, che praticano prezzi insostenibili per i nostri commercianti che pagano le tasse e che in questo momento stanno tirando la cinghia per la crisi».

Il giro di vite sui negozi, ma anche sull’accattonaggio. Proprio una quindicina di giorni fa il consorzio di Polizia municipale Padova Ovest ha annunciato controlli ferrei contro chi chiede l’elemosina ai semafori e davanti alle attività commerciali più importanti, non solo a Selvazzano ma anche a Rubano e a Mestrino.

«Sulla sicurezza urbana e sul decoro abbiamo intrapreso una politica di rigore», afferma il consigliere delegato alla Sicurezza, Giacomo Rodighiero. «Il lavoro intrapreso dagli agenti del consorzio sta danno i primi risultati. Se vogliamo una città più sicura e pulita dobbiamo continuare sulla strada della tolleranza zero».

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