Sindaci spaccati: città metropolitana progetto che si allontana

Grande confusione a Padova con i sindaci dei comuni della Provincia che incontrano prima la Degani e poi Zanonato. In mezzo manifestazione dell’Udc contro l’unione Venezia-Padova

PADOVA. Doppio incontro dei sindaci del padovano sul tema della città metropolitana e del progetto che vedrebbe Venezia all’interno di un territorio riguardante anche Padova e Treviso. Una sessantina di sindaci si sono riuniti prima nella sede della Provincia e poi nella sala Paladin di palazzo Moroni, sede del municipio padovano. Diametralmente opposte le posizioni della presidente della Provincia Barbara Degani e del sindaco Flavio Zanonato.

«È veramente paradossale come il sindaco Zanonato riesca addirittura ad interpretare il ruolo di ministro e di presidente del consiglio piegando ai suoi desiderata, attraverso interpretazioni quantomeno fuorvianti, le decisioni assunte dal governo - ha commentato Barbara Degani - Padova andrà con Treviso, grazie al prezioso lavoro di relazione che abbiamo condotto in questi giorni, e così potrà confrontarsi con pari dignità con la città metropolitana di Venezia. Quello che proponeva, ed evidentemente si ostina a proporre, il sindaco Zanonato prevede che tutti i padovani subiscano, di fatto, un’annessione a favore di Venezia. Noi vorremmo avere un coordinamento delle funzioni nella grande area tra Venezia, Padova e Treviso».

Zanonato ha invece spiegato le opportunità del progetto dell’area metropolitana sull’asse Padova-Venezia con la partecipazione, auspicata, di Treviso. «È possibile che tutta la provincia di Padova entri in questa realtà senza spezzatini - ha chiarito Zanonato -. Chiediamo tutti insieme per il territorio metropolitano le funzioni che caratterizzano la realtà omogenea dell’area tra Padova Venezia e Treviso rispetto alla realtà provincia: tutti insieme abbiamo maggiori poteri rispetto alla vecchia Provincia. Se rimaniamo in questa situazione, con la provincia di Padova unita a quella di Treviso e la città metropolitana di Venezia per conto suo, le decisioni di carattere amministrativo verrebbero prese dalla Regione che però negli anni ha dimostrato la sua difficoltà a prendere decisioni efficaci. È una battaglia che val la pena di fare: discorsi che dicono che rinunciamo alla nostra identità per diventare vassalli di Venezia hanno scarsa logica politica».

Alla fine della giornata il primo cittadino di Padova ha commentato sui social network: "Ottimo incontro con i sindaci della provincia di Padova. Ci rivedremo tra due settimane per continuare l'approfondimento sulla città metropolitana".

Tra i due incontri c’è stato tempo anche per una iniziativa degli amministratori locali dell’Udc che con il parlamentare Antonio De Poli alla testa di un piccolo corteo hanno manifestato con striscioni e cartelli tra la Provincia e il Comune. «Siamo per una entrata di tutti e 104 i comuni della provincia padovana nell’area metropolitana di Venezia - ha spiegato De Poli - non vogliamo assistere a spezzatini con Padova ed alcuni comuni che vanno con Venezia in posizione subalterna ed altri territori, penso all’alta padovana, che rischiano lo spezzatino con Treviso mentre magari il montagnanese andrebbe a confluire con Verona e Rovigo. Va preservata l’unitarietà del territorio»

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