Soldi macchiati di vernice antifurto
ALBIGNASEGO. Ricettazione di soldi (7.700 euro) sequestrati nel loro alloggio e trovati macchiati del blu tipico dei dispositivi antintrusione delle valigie dei portavalori. E, ancora, una serie di furti in negozi del Padovano e nelle auto in sosta nel piazzale della multisala Cineplex a Due Carrare come in alcuni park in località balneari veneziane (a Jesolo, Cavallino Treporti), nel Ravennate (Casalborsetti e Porto Corsini) e in provincia di Ferrara (Lidi Ferraresi). Sono i reati contestati a Roberto Millas, 56 anni; alla compagna Tiziana Colombo, 51, e alla figlia Melania Millas, 19,tutti di origine sinti, residenti in un alloggio in via Roma 267. Il pm Benedetto Roberti ha chiuso l’inchiesta e si prepara a chiedere il processo nei confronti dei tre.
È il 14 luglio 2015 quando viene scoperta nella loro abitazione la somma di danaro durante un controllo (il primo reato contestato che ha radicato l’inchiesta nella procura padovana). Come mai tutti quei soldi a disposizione dei due conviventi, entrambi disoccupati come la figlia? Sono cominciati gli accertamenti. E poco alla volta è emerso che la famigliola si dedicava a un’unica attività professionale, quella del furto. Ecco che ai tre sono contestate una sfilza di ruberie: nel negozio Enjoy (scarpe per 179 euro sottratte con la complicità di un figlio minore) e nel negozio “Il Pentolone” (un tablet per 119 euro) sempre ad Albignasego; nell’emporio Giochi & Sport di Comacchio in località Lido delle Nazioni (vestiario per 758 euro). Poi i tre si sarebbe concentrati nel razziare le auto parcheggiate: rotta la serratura o infranto uno dei vetri dello sportello, in pochi minuti avrebbero portato via tutto quello che di valore c’era. Undici i mezzi ripuliti. All’interno di una vettura sono riusciti a impossessarsi di un bottino di 8 mila euro. A Melania è contestata anche la ricettazione di 400 euro di vestiti risultati rubati all’Upim di Vigonza.
Dal 2 aprile scorso i genitori (Roberto Millas e Tiziana Colombo) sono agli arresti domiciliari su ordine del gip di Pordenone Rodolfo Piccin che ha disposto il controllo a distanza tramite il braccialetto elettronico, autorizzando i due a uscire solo dalle 9 alle 10 di ogni giorno lavorativo per fare la spesa e altre esigenze di cura. Erano stati sorpresi mentre rubavano a Duna Verde in un’area sosta per auto e camper. (cri.gen.)
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