“Sole a catinelle” Perché Checco Zalone riparte dal Veneto

Nel 2011 Checco Zalone, con il suo secondo film “Che bella giornata”, aveva polverizzato ogni record d’incasso: 43 milioni di euro, il film italiano più visto, anche più di “La vita è bella” di Roberto Benigni. Sulla scia di un successo così clamoroso, si pensava a un terzo film in rapida successione; Zalone, invece, ha deciso di pensarci bene e fino a quando non ha trovato l’idea giusta non si è messo al lavoro: guai deludere gli spettatori.
L’attesa sta per finire: la nuova commedia, “Sole a catinelle”, entra in produzione tra pochi giorni e sarà in parte girata a Padova. La regia è di Gennaro Nunziante. Giacomo Gagliardo, padovano da molti anni legato all’ambiente della produzione cinematografica (è stata sua l’organizzazione generale di set importanti come “Io sono Li” di Andrea Segre, “La giusta distanza”, “L’amore ritrovato” e “La lingua del Santo tutti” di Carlo Mazzacurati), ha collaborato nella prima fase del nuovo lavoro di Zalone.
«Dalla fine delle sceneggiatura inizia il mio lavoro» spiega. «La storia prevedeva un’operosa città del nord Italia, Zalone aveva già lavorato in Lombardia e a Milano. Si era pensato a Torino, ma negli ultimi anni in quella zona sono state girate diverse pellicole. La produzione aveva pensato a Bergamo e a quel punto sono stato io a proporre Padova».
Qualche settimana fa con Francesco Frigeri, scenografo del film con una settantina di pellicole alle spalle tra cui “Non ci resta che piangere” e “Venuto al mondo”, c’è stato il sopralluogo: «Anche lui ha ritenuto che Padova avesse tutte le caratteristiche che servivano per questa storia».
Due anni fa nel Padovano doveva essere in parte girato “Cose dell’altro mondo”, la commedia con Diego Abbatantuono, Valerio Mastrandrea e Valentina Lodovini. Si trattava di immigrazione e integrazione: il set era stato rifiutato a Treviso (dove in realtà la storia era ambientata secondo sceneggiatura), poi tutto era stato spostato a Bassano evitando una identificazione precisa.
«In questo caso non sarà così» spiega Gagliardo. «La Padova che si troverà sullo schermo sarà molto identificata, si cercherà di fare una sorta di cartolina, Zalone interpreterà un meridionale emigrato con moglie e figlio in città. Si girerà nel centro storico, nelle piazze, in Comune e in Prato della Valle con una puntatina al Castello di Monselice. In questi giorni stiamo lavorando alla ricerca di comparse e anche di personaggi che abbiano qualche battuta».
Il film, sul quale si sa ancora poco sarà in gran parte un film di viaggio. I protagonisti saranno un padre e un figlio che per diversi motivi si ritroveranno a girare parte dell’Italia. La moglie invece gli aspetterà a Padova. Il 20 maggio cominceranno le riprese in Liguria mentre il set padovano sarà a in estate.
“Sole a catinelle” è previsto nelle sale per novembre; tra due settimane la presentazione ufficiale a Roma, con la produzione Taodue che svelerà tutti i dettagli.
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