La sala slot a Monselice era quartier generale dello spaccio: chiusa per 30 giorni

La decisione del Questore di Padova dopo numerosi controlli delle forze dell’ordine e segnalazioni dei residenti. All’interno del locale scoperto un giro di cocaina

La chiusura della sala slot in via Belzoni a Solesino
La chiusura della sala slot in via Belzoni a Solesino

La Questura di Padova, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dei Carabinieri, ha notificato la sospensione della licenza per la raccolta del gioco tramite apparecchi video lottery e della licenza di somministrazione di alimenti e bevande alla Sala Giochi Vlt di via Belzoni a Monselice.

Il provvedimento, disposto dal Questore Marco Odorisio, prevede la chiusura temporanea del locale per 30 giorni.

La decisione è stata adottata per interrompere una situazione consolidata di disturbo e pericolosità sociale che vedeva il locale come punto di riferimento per attività illecite. Gli accertamenti hanno evidenziato come la sala slot fosse divenuta una base operativa per un’organizzazione criminale di origine nordafricana dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina.

L’attività investigativa condotta dai Carabinieri, avviata nel mese di ottobre, ha portato il 23 novembre all’arresto in flagranza di reato di due cittadini tunisini e alla denuncia di altri tre in stato di libertà, tutti accusati di detenzione ai fini di spaccio di droga.

Numerose segnalazioni da parte dei residenti hanno messo in evidenza situazioni di disturbo pubblico, tra cui frequenti liti che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Durante i controlli, sono stati identificati diversi avventori con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui percosse, minacce, ubriachezza molesta e lesioni personali.

Alla luce di queste evidenze, il Questore di Padova ha ritenuto urgente procedere alla chiusura temporanea del locale, gestito da un cittadino di nazionalità cinese, per garantire la sicurezza pubblica e interrompere il ciclo di illegalità che si era creato attorno all’attività.

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