Sotto il Salone, gli esercenti difendono i loro affitti: «Oltre al canone tante spese a carico»

Dopo la pubblicazione dei canoni d’affitto versati al Comune, i commercianti di Sotto il Salone precisano: «Oltre agli affitti, sosteniamo spese per pulizie, vigilanza, assicurazioni e manutenzioni». Il presidente del Consorzio Cisotto: «Paghiamo il prezzo giusto»

Felice Paduano
Sotto Salone
Sotto Salone

Gli esercenti di Sotto il Salone – in tutto 45 – accendono i riflettori sulle loro spese dopo la pubblicazione degli affitti che pagano al Comune (386 mila euro nel 2024). Il primo a prendere posizione è il presidente del Consorzio.

«Come Bottega Veneta pago poco meno di 7.000 euro all’anno» dice Alberto Cisotto «mi sembra un prezzo giusto visto che le nostre botteghe non si trovano sul Liston o via Roma dove c’è un passaggio continuo. Siamo collocati in un luogo, anche se storico e centralissimo, in cui i clienti devono venire appositamente per fare le spesa. Ma il tema – aggiunge – è che nel bilancio non sono evidenziate le spese aggiuntive che dobbiamo pagare ogni mese. La gente, infatti, non sa che, oltre al canone annuale, ci dobbiamo addossare le spese per le pulizie generali di tutto il Salone, comprese quelle per le fognature. In più ci sono quelle per la vigilanza notturna e la polizza assicurativa annuale, che è una somma non di poco conto. Infine, sono da mettere in conto anche i soldi che dobbiamo sborsare per interventi edilizi e arredamento interno che, naturalmente, dobbiamo tirar fuori dalle nostre tasche. Però vanno a vantaggio della manutenzione, sia ordinaria che straordinaria delle botteghe. Insomma non è corretto parlare di affitti annuali molto bassi rispetto agli altri negozi della città. Noi paghiamo il prezzo giusto. Non è più come tanti anni fa. Nel corso degli anni i canoni sono stati adeguati sempre al rialzo».

Anche Francesco Canton, titolare della Boutique della Polpetta nel corridoio vicino a Piazza dei Frutti, ha qualcosa da dire: «La mia bottega, seppure storica e tra le più accoglienti del Salone, è di soli diciassette metri quadrati» sottolinea «se quindi si fa un calcolo veloce, si nota subito che il canone al metro quadro, che verso ogni anno al Comune, è tutt’altro che basso. Prima di giudicare bassi i nostri affitti bisogna sapere che noi negozianti abbiamo tante altre spese di gestione, tra cui la polizza assicurativa che, purtroppo, cresce anno dopo anno. Per fortuna tra l’amministrazione comunale, specialmente in questi ultimi anni, e noi associati del Consorzio c’è un rapporto di collaborazione migliore che in passato» conclude.

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