Spara a una cagnetta che rischia di morire

TRIBANO. Una fucilata costa quasi la vita ad un cane. Dopo i bocconi avvelenati sparsi in alcuni quartieri del paese, ora c’è chi arriva ad imbracciare un’arma per far fuoco contro gli animali domestici. È successo martedì scorso in via Stortola, dove una femmina di Jack Russel terrier di otto anni è stata colpita da un proiettile che si è fermato a pochi millimetri dalla colonna vertebrale.
Probabilmente lo sparatore ha fatto fuoco con una carabina monocolpo del tipo “Flobert” e poi si è dileguato. A trovare Trilly, così si chiama il cane, agonizzante nel giardino di casa sono stati i padroni alla sera, al ritorno dal lavoro. Appena rientrati a casa hanno notato il cane disteso in giardino, ferito. L’animale era ancora vivo ma in condizioni critiche. Immediata è stata la corsa in una clinica veterinaria a Monselice per le prime cure e per cercare di salvare la vita a Trilly. I padroni sono in apprensione ma anche preoccupati per quanto successo intorno a casa loro.
«Il proiettile si è fermato a cinque millimetri dalla colonna vertebrale e finora non è stato possibile estrarlo» racconta il padrone, Riccardo Claudio, «Ieri c’era un’emorragia in corso e il veterinario non ha potuto compiere l’intervento chirurgico. Solo l’esito dell’ecografia ha permesso di scongiurare il peggio. Ora Trilly è tornata a casa. Con il referto dell’ecografia presenterò denuncia ai carabinieri. Non so proprio chi e perché possa aver compiuto un simile gesto: finora non c’erano mai stati problemi. Eppure qualcuno ha sparato al cane a distanza ravvicinata».
Il gesto assurdo ha sollevato l’indignazione di molti residenti, che ora chiedono maggiori controlli e più attenzione di fronte ai rischi che corrono i cani della zona. Le settimane scorse infatti è stata denunciata la morte di almeno tre gatti a causa di alcuni bocconi avvelenati lasciati in via Verdi. C’è anche chi riferisce che in giro vi siano dei wurstel con all’interno dei piccoli chiodi, che provocano la morte degli animali tra sofferenze atroci. Ora l’uso di una carabina contro i cani è vista come una ulteriore minaccia. «È un fatto gravissimo che non deve essere sottovalutato» afferma Roberto Bazzarello, consigliere comunale di opposizione
«Chi arriva a sparare ad un cane all’interno di una proprietà privata dimostra l’incapacità di detenere un’arma. Spero venga trovato presto o che abbia prima la decenza di costituirsi».
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