Sparito nel nulla Matteo Pavan ore di angoscia per i familiari

Giovedì mattina un incendio aveva distrutto il furgone con cui il 34enne lavorava Gli amici raccontano: «Era molto scosso per l’accaduto». Appello su Facebook  

URBANA. Da giovedì mattina è scomparso nel nulla Matteo Pavan, trentaquattrenne residente ad Urbana. Ore e giorni di angoscia per i familiari e gli amici di Matteo che da tre giorni non hanno più sue notizie. L’ultima volta che è stato avvistato, venerdì pomeriggio attorno alle 17, stava camminando nel tratto di argine che dall’idrovora Vapadore del fiume Fratta porta alle valli Mocenighe, con addosso una maglietta verde e dei pantaloni arancioni.

La causa dell’allontanamento potrebbe essere ricondotta all’incendio che giovedì aveva colpito il suo furgoncino, l’unico strumento di lavoro di cui disponeva e con il quale svolgeva dei piccoli lavori di trasporto. Matteo, dopo l’accaduto, era molto scosso e disperato, come raccontano gli amici, dato che si trattava del suo unico mezzo di sostentamento. Inoltre c’erano state delle problematiche familiari, che però sembravano essersi risolte, dopo che Matteo era tornato vivere con il padre Bruno per stargli vicino dati i problemi di salute. «Lo sto cercando dappertutto - racconta Bruno Pavan - sto chiamando tutte le persone che frequentava, dall’avvocato ai gruppi che frequentava. Non aveva problemi con nessuno, non riesco a capire il suo gesto, voglio solo che torni a casa e che sappia che riusciremo a risolvere tutto».

Per Matteo il lavoro era il centro della sua vita e la perdita del furgone potrebbe averlo scosso profondamente, poiché aveva delle problematiche di salute note in paese, e ad inizio anno aveva avuto dei diverbi familiari che avevano coinvolto la matrigna, mancata pochi mesi fa. «È un ragazzo molto semplice e molto buono - racconta l’amico Giorgio Danieli - dopo l’incendio era venuto a casa mia, ma io non c’ero e ha parlato con mia zia, era davvero scosso e si era colpevolizzato per quanto accaduto al furgone. Mia zia lo ha tranquillizzato e poi lo ha visto andare verso il centro del paese, ma non immaginava che da li a poco sarebbe scomparso. Per me Matteo è come un fratello, gli ho sempre dato una mano e da qualche anno ci aiutava con la società calcistica del paese». I familiari hanno sporto denuncia e gli amici hanno lanciato un appello su Fb per aiutarli a ritrovare il giovane. —

Giada Zandonà

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