Spese elettorali, 40 candidati inadempienti

ABANO TERME. Quaranta candidati consiglieri comunali su 285 sono inadempienti: non hanno consegnato in Corte d’Appello a Venezia la prevista documentazione con le spese elettorali sostenute per le elezioni di giugno. In pratica il 14% dei candidati non ha adempiuto alle normative vigenti. Il Comune di Abano è l’unico in provincia a presentare situazioni di questo tipo. A Padova e Vigonza, infatti, tutti i candidati consiglieri hanno presentato la rendicontazione delle spese sostenute per la loro personale campagna elettorale. Dalla Corte d’Appello fanno anche sapere che il dato è andato via via a diminuire in seguito ai solleciti inviati da Venezia. Ai 40 inadempienti la Corte d’Appello di Venezia ha spedito in questi giorni una diffida, con la quale vengono concessi ai candidati consiglieri ulteriori 15 giorni per mettersi in regola e giustificare il ritardo. Nel caso in cui entro il termine previsto i candidati non presentassero la documentazione, verrebbe applicata la sanzione prevista dalla legge 553 del 1993, che prevede una multa che va da 25.000 a 102.000 euro per candidato consigliere. Da Venezia non arrivano dettagli su chi siano i candidati consiglieri inadempienti. Si sa che tutti i candidati sindaco hanno presentato regolare documentazione. Lo stesso dicasi per le liste. Quanto invece agli aspiranti consiglieri, si tratterebbe di candidati che a giugno si sono presentati all’interno di liste civiche. Sono tutte in regola dunque le persone che si erano candidate con i partiti tradizionali, quindi Pd, Forza Italia e Lega Nord. Tra i candidati consiglieri gli inadempienti sono persone non avvezze alla politica o comunque avanti con l’età o alle prime armi. Stiamo quindi parlando degli over 65 e degli under 20.