SPOSINI GRAVISSIMO Colpito da un ictus e operato al cervello

Lamberto Sposini è nato a Perugia 59 anni fa Giornalista professionista, è entrato in Rai nel 1977 dopo una parentesi a Paese Sera Conduttore del TG1, nel 1991 passò a Mediaset, per fondare con Mentana il TG5, di cui divenne vicedirettore Tra varie parentesi, è rientrato in Rai nel 2007. Dal 2008 conduce «La vita in diretta»
Lamberto Sposini è nato a Perugia 59 anni fa Giornalista professionista, è entrato in Rai nel 1977 dopo una parentesi a Paese Sera Conduttore del TG1, nel 1991 passò a Mediaset, per fondare con Mentana il TG5, di cui divenne vicedirettore Tra varie parentesi, è rientrato in Rai nel 2007. Dal 2008 conduce «La vita in diretta»
 
ROMA.
E' in condizioni gravissime Lamberto Sposini, colpito ieri pomeriggio da un malore poco prima di andare in onda su Rai1 con «La vita in diretta», dedicata interamente alle nozze reali di Londra tra Kate e Williams. Il giornalista, 59 anni, è stato ricoverato (tra le polemiche per il ritardo nei soccorsi) all'ospedale Santo Spirito e poi trasferito al Policlinico Gemelli, dove in serata è stato operato al cervello - si è appreso da fonti mediche - per ridurre una vasta emorragia cerebrale. L'equipe era guidata dal professor Giulio Maira, luminare della neurochirurgia, che è stata richiamato al Gemelli mentre era diretto a Firenze. Sposini avrebbe dovuto condurre oggi con Mara Venier una puntata speciale del programma pomeridiano di Rai1 tutta dedicata al royal wedding tra William e Kate. La trasmissione - in un primo momento sostituita con un programma d'archivio - è iniziata in ritardo. Visibilmente scossa, la Venier ha annunciato il malore di Sposini.  «Lamberto ha avuto un leggero malessere. Ora sembra che tutto stia andando bene e che si stia riprendendo. Ti aspetto per baciarti», ha detto. In realtà - si è poi appreso - la conduttrice è andata in onda senza conoscere il reale stato delle condizioni del giornalista.  Dopo il consueto appuntamento con il Tg1 delle 17, la puntata della «Vita in diretta» è stata chiusa in anticipo. Intanto è polemica sui soccorsi.  Le condizioni di Sposini - in base alle testimonianze raccolte da chi era presente negli studi Rai di via Teulada - sarebbero apparse subito molto gravi, ma l'ambulanza sarebbe arrivata solo dopo 40 minuti. L'Azienda regionale emergenza sanitaria - 188 ha precisato che il mezzo d'emergenza sarebbe giunto a destinazione «19 minuti dopo la chiamata». In ogni caso, il presidente della Regione Renata Polverini ha chiesto «una relazione per conoscere i dettagli dell'intervento». Inserata l'assessore regionale ha affermato che i tempi del soccorso sono stati in linea con il protocollo.  L'intevento chirurgico terminato in serata, invece, sarebbe andato bene, ma le condizioni rimangono molto critiche. Il giornalista si trova ora in terapia intensiva e in coma farmacologico.  Al capezzale di Sposini si sono subito precipitati la figlia Francesca, la compagna Sabina Donadio, colleghi e amici, tra i quali Paolo Garimberti, Clemente Mimun, Enrico Mentana (che gli ha dedicato l'edizione serale del Tg La7), Mauro Mazza, Massimo Giletti, Luciano Onder; Mara Venier, Emilio Carelli e Bruno Vespa.  La notizia è immediatamente rimbalzata anche sul web, dove si moltiplicano i messaggi di solidarietà e incoraggiamento: «Forza Lamberto Sposini», «rimettiti presto», «non mollare», «una preghiera per Lamberto Sposini». Non mancano gli atti di sciacallaggio. Dopo pochi minuti dal malore, Sposini risultava su Wikipedia «morto in seguito a un malore»: la pagina è stata bloccata dai gestori dell'enciclopedia on line, che hanno applicato il filtro dei casi di emergenza. Su Facebook, invece, anche una macabra pagina intitolata «Addio Lamberto Sposini».

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