«Spostare il traffico ad est Ecco come liberare l’ospedale»

Una nuova circonvallazione ad est del centro storico, più spazio per i parcheggi (intelligenti) a servizio dell’ospedale e una serie di sensi unici per una nuova viabilità di tutta l’area sud-est di Padova.
È il progetto elaborato dal alcuni cittadini, con in testa Lino Zorzi e la consulenza degli studi Spaziando srl di Vigonza, Wenet srl di Limena e Studio tecnico San Pelagio di Due Carrare. L’obiettivo è migliorare i flussi in ingresso e in uscita in quell’area di città che comprende il Bassanello, Sant’Osvaldo e Forcellini: «Organizzare in modo strutturale l’attuale viabilità di questo tratto di città porterebbe quell’innovazione che a Padova oggi manca».
La nuova circonvallazione. L’idea principale è quella di “depotenziare” l’attuale circonvallazione est costituita dalle vie Costa, Giordano Bruno, Manzoni e Gattamelata, spostando fuori il traffico di attraversamento. Il nuovo percorso andrebbe sui lungargini Bassanello, Ziani e Sabbionari fino a portare il traffico alla tangenziale Est (è evidenziato dai tratti a-b-c sulla mappa in alto). Nelle ipotesi dei progettisti ci sono anche nuovi tratti di strada da realizzare per portare il traffico sino a lungargine Rovetta e poi via Vigonovese e la zona industriale. Sarebbe però necessario costruire alcuni nuovi ponti. «Questa operazione allargherebbe la città e l’ansa di interesse ai servizi dando maggior respiro alla stessa», scrivono i promotori.
I parcheggi intelligenti. Il tratto di vecchia circonvallazione “sgravato” dal traffico diventerebbe un punto di arrivo in città e quindi di parcheggi. Ma la sosta andrebbe gestita in maniera intelligente attraverso il web e gli smartphone. Zorzi immagina «una specie di “telepass” con cui l’automobilista in ingresso alla città può non solo prenotare il proprio parcheggio ma anche essere guidato sul posto», spiega. «Una volta parcheggiato l’automobilista può con il proprio codice-generalità confermare l’inizio e la fine della sosta e l’addebito viene effettuato direttamente su conto corrente o carta prepaga – chiarisce – Il Comune dovrà solo farsi carico del funzionamento del sistema informatico».
Le tre zone. L’ingresso alla zona est della città si potrà quindi strutturare secondo tre direttrici: la prima da sud, la seconda da est e la terza da nord. I progettisti hanno pensato a strade a senso unico e scorrimento veloce così da formare tre zone. La Z.A. con viabilità circolare a senso unico in ingresso dal Bassanello e uscita obbligatoria da via D’Acquapendente. La Z.B. con ingresso a senso unico da via Facciolati e due possibilità di uscita: via D’Acquapendente oppure da un possibile prolungamento di via Sografi (nella mappa con la lettera e) lungo quello che avrebbe dovuto essere il percorso della seconda linea del tram. Una strada che dovrebbe costeggiare il parco Iris e poi terminare con un ponte sul Canale San Gregorio e un altro sul canale Roncajetto e poi innestarsi in via Inghilterra in zona industriale.
Nuovo ingresso in tangenziale. Nel progetto alcune modifiche riguardano anche il territorio di Ponte San Nicolò dove l’ipotesi è di realizzare due nuovi innesti, in entrata e in uscita, su corso Esperanto, cioè la tangenziale Est. «Questi due innesti permetterebbero una riduzione del traffico sulle arterie principali veicolando l’automobilista sull’area di interesse e riducendo il carico nei percorsi primari», spiega Zorzi.
Ospedali più “liberi”. «In questo nuovo contesto di ampio respiro è inoltre possibile pensare ad un ampliamento degli attuali ospedali – prosegue Zorzi – Per esempio nel versante del monoblocco di via Giustiniani rimarrebbero delle aree potenzialmente edificabili». Tra le proposte anche quella di una “navetta” tra i due poli sanitari: «Dal retro del Sant’Antonio il bus potrebbe prendere via Lazara poi imboccare la nuova strada che la collegherà a via Sografi e via Gattamelata fino al monoblocco».
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