Spray al peperoncino, lo show in Fiera diventa un incubo

È stato spruzzato in pista venerdì sera: interrotto il concerto del dj Solveig, fuga in massa dalle uscite di sicurezza, due denunciati per il furto di una catenina

PADOVA. Doveva essere Uau, Unique and unforgettable, unica e indimenticabile, come il suo slogan, la festa delle matricole che si è tenuta venerdì sera in fiera. E così in effetti è stato per molti. Ma non per il particolare divertimento e neppure per la presenza del famoso dj Martin Solveig, bensì per lo spray al peperoncino spruzzato in pista da ballo, i numerosi furti, le sbronze, e gli oggetti smarriti. Un party insomma che in pochi dimenticheranno, come ironia della sorte pubblicizzavano da giorni gli organizzatori di Uau, Vg Mania e Officine Musicali.

L’evento a cui hanno partecipato 5 mila persone, organizzato in grande stile, era patrocinato dal Comune e tra i vari partners figurava anche lo Iov. Nonostante un’organizzazione che all’apparenza dava più di qualche garanzia e nonostante il caro prezzo dell’ingresso, fino a 38 euro, quella che doveva essere una bella festa si è trasformata in un incubo. Primo tra tutti i problemi quello dello spray al peperoncino che qualcuno ha pensato di spruzzare in pista. Attorno alle due infatti, alla terza canzone del dj Solveig, dopo che alla seconda erano saltate le casse, tutta la platea ha cominciato a gridare e a mobilitarsi.

La gente in massa si è riversata in direzione delle uscite di sicurezza che sono state aperte. In pista non si respirava, in molti hanno cominciato ad avvertire forte bruciore agli occhi, fastidio alla gola, senso di soffocamento. E così per almeno 20 minuti i partecipanti alla festa sono dovuti rimanere all’aperto, senza giacca, al freddo e alla pioggia. Nel frattempo il celebre dj se n’è andato. «Ringrazio il... che ha spruzzato lo spray al peperoncino che ci ha intossicati tutti. Grazie a lui il caro Martin ne ha approfittato per svignarsela dopo 3 canzoni suonate per metà causa l'impianto di... che saltava», scrive inferocita sulla pagina Facebook dell’evento Miruna Cioc.

E a lei fanno eco tanti altri: «Gente che entra con spray al peperoncino per rovinare la serata agli altri. Ragazzi visibilmente ubriachi che spingono in mezzo alla pista. Vergognatevi. E queste cose succedono perché chi organizza non è in grado di gestire un evento così», scrive Daiana Bellini, che aggiunge: «La sicurezza sia all’entrata che in mezzo alla pista era inesistente. Hanno fatto storie per un ombrello, ma le bottiglie di vodka sono entrate tranquillamente». E ancora: «Organizzazione pari a zero, soprattutto per quanto riguarda il guardaroba visto che a momenti scoppiava una rissa tra spintoni e spallate (anche dei grandi signori della sicurezza che a momenti mi buttavano per terra con estrema indifferenza) e gente che vomitava in coda, per non parlare dello spray al peperoncino che ha proprio chiuso definitivamente la serata alle 2. Delusione vera e propria», aggiunge Alessandra Lorenzi.

Ad un certo punto è dovuta intervenire anche la polizia, in servizio alla festa con gli uomini della Squadra Mobile. Un ragazzo veronese di 22 anni ha infatti segnalato di essere stato derubato della collanina d’oro che indossava mentre stava ballando. Per il furto sono stati fermati due marocchini provenienti da Modena, Z.N., 19 anni, e F.A., 20 anni. Entrambi con precedenti per furto con destrezza, sono stati denunciati e ora hanno il divieto di tornare a Padova. Ad attenderli in macchina, una Lancia Y, un altro connazionale, che nel frattempo stava dormendo. Infine tanti ragazzi hanno smarrito giacche, borse, maglioni, portafogli, cellulari e documenti.

E nella pagina Facebook della festa ieri per tutto il giorno si sono susseguiti messaggi d'appello per i vari oggetti smarriti. Insomma un party negativamente indimenticabile, che ha lasciato l'amaro in bocca allo stesso dj Martin Solveig che ha scritto nel suo profilo Instagram: «Un ragazzo ha rovinato la festa usando lo spray al peperoncino. È stato brutto ma questo non influenzerà il mio amore per l’Italia».

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