Spray urticante, sgomberato il Giotto

PADOVA. L’intera ala ovest del Centro Giotto è stata fatta sgomberare ed è rimasta chiusa per circa un’ora, ieri (mercoledì) pomeriggio, in seguito a un episodio che ha visto coinvolti due tunisini e una guardia giurata.
Ore 15.40. Un vigilante della sicurezza ferma due magrebini che erano appena usciti da un negozio ed erano sospettati di aver rubato qualcosa. Uno se ne scappa subito, mentre l’altro, lungo il corridoio interno (dove ci sono i negozi Forpen, Orofino, Tezenis, Original Marines, Nara Camicie e Nu Nuna Lie), estrae dalla tasca dei pantaloni una bomboletta di spray urticante e la spruzza sul volto della guardia giurata.
In pochi secondi il gas si diffonde nell’ambiente circostante: numerose commesse cominciano a tossire e sono costrette a mettersi i fazzoletti davanti agli occhi ed al naso. Tanti clienti scappano fuori. Sia dal lato a fianco del Brico Center e sia dalla porta centrale di via Venezia.
Sul posto, dopo pochissimi minuti, arrivano una volante della polizia e un’ambulanza, i cui medici soccorrono in loco il vigilante, a cui era stato gettato il gas tossico sul volto, e una cliente. Entrambi vengono portati in ospedali per accertamenti. I titolari dei negozi non hanno difficoltà a ricostruire quanto accaduto.

«Il placcaggio del magrebino sospettato ad opera del vigilante di colore è avvenuto davanti a Tezenis» spiega Nicola Cecchinato, direttore di Orofino; «Gli agenti della sicurezza hanno fatto bene ad evacuare tutta l’ala ovest del Centro Giotto. Nell’aria si respirava un odore molto acre di gas, che entrava dritto in gola. Nessun problema, invece, nell’ala est del centro commerciale (in tutto 60 botteghe): le casse del supermercato Auchan sono rimaste sempre aperte. Abbiamo vissuto momenti di panico, ma il tutto si è risolto in meno di un’ora ed alle 16.30 tutti negozi erano già riaperti. In quel momento il centro Giotto era affollatissimo».

Brutta esperienza per tutti, anche per le due commesse del negozio di cosmetica Kiko, Brigitta Negrisolo (diplomata al Modigliani ) e Laura Levorato (maturità al da Vinci): «Tanta, ma tanta paura perché, con il fuggi fuggi generale che c’è stato e dopo la strage di Berlino, molti di noi, all’inizio, hanno pensato ad un attentato terroristico» racconta Laura Levorato; «Per fortuna tutto si è risolto in breve».
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