Spunta un sms della Mosco contro Bitonci: "Vuole azzerarci"

Faida a Palazzo Moroni: il forzista Bianzale rende pubblico un post di giugno della vicesindaco 
Eleonora Mosco
Eleonora Mosco

PADOVA. Da adesso vale tutto. Perfino pubblicare chat private sui social. Se finora in Forza Italia erano volati gli stracci per via della divisione tra pro e contro Bitonci, da quando la giunta è caduta rischiano di volare i coltelli. E nell’era degli smartphone le lame possono essere ancora più affilate. Ieri pomeriggio, l’ex capogruppo Manuel Bianzale, che assieme all’altro forzista Carlo Pasqualetto aveva firmato la sfiducia nei confronti del sindaco Massimo Bitonci, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un messaggio ricevuto dall’allora vicesindaco Eleonora Mosco, risalente al mese di giugno. Sms rivelato.

«Oltre il danno la beffa. Noi che siamo sempre stati zitti e buoni, e che lo abbiamo supportato in tutto nonostante i suoi continui tentativi di azzerarci. Adesso ci vuole pure cambiare le deleghe... bah!». Questo il contenuto del messaggio divulgato da Bianzale a firma di Eleonora Mosco, letto però anche da Pasqualetto e Stefano Grigoletto, che facevano parte del gruppo nato su WhatsApp e chiamato “Noi 4”. Il contesto a cui si fa riferimento è quello che stava per accadere (e poi è accaduto il giorno dopo, il 28 giugno), ossia il ridimensionamento delle deleghe degli assessori forzisti. In quei giorni era trapelato che Bitonci volesse riorganizzare i referati della sua squadra, punendo Mosco per aver messo da parte Massimiliano Pellizzari (che rappresenta Acc, l’unica associazione di categoria alleata alla giunta), e Grigoletto per alcune decisione paventate e non condivise sulla viabilità.

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Elisabetta Gardini

Nel giro di 24 ore Mosco perse la delega ai rapporti con le associazioni di categoria e Grigoletto quella alla mobilità. Come dimostrano le parole pubblicate da Bianzale e le cronache di quei giorni d’estate, Mosco all’epoca stava dalla parte di chi poi ha fatto cadere Bitonci. Qualcosa è cambiato una settimana dopo, quando si discuteva in giunta la delibera sul nuovo ospedale, tema sul quale era nata la prima frattura tra Bitonci e Forza Italia. Grigoletto non si presentò, Mosco sì. Quello è il giorno della “piroetta” in cui Mosco decide di passare dalla parte di Bitonci. Un mese dopo firma anche un documento insieme agli altri tre forzisti “bitonciani” (Matteo Cavatton, Nicola Lodi ed Enrico Turrin) in cui sfiducia Grigoletto da coordinatore di Forza Italia.

«Sei come Alfano. Questo è quello che ha scritto la “Alfano” di Padova il giorno prima di umiliare Forza Italia» la didascalia di Bianzale postata ieri sui social, assieme alla foto dell’sms e all’hashtag #moscocomealfano. Berlusconi chiarisce.

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Dopo le dichiarazioni dell’ormai ex sindaco Bitonci che aveva accusato Silvio Berlusconi di essere il mandante del golpe che gli è costato la caduta, è stato il Cavaliere stesso a smentire, lanciando però anche una frecciata ai forzisti Bianzale e Pasqualetto: «I due consiglieri azzurri che si sono aggiunti alla sinistra e hanno fatto cadere la giunta di Padova sono stati sospesi e rinviati ai probiviri, ma non c’è stato nessun mio intervento – ha dichiarato ai microfoni di Rtl 102,5 – E comunque si tratta di un fatto locale e spiacevole».

«Aspetto con ansia l’arrivo del nuovo coordinatore Fontana per spiegargli cosa è successo – è il commento di Carlo Pasqualetto – Ma le parole del presidente comunque smentiscono le teorie della congiura e dei complotti, tirate fuori da Bitonci solo per nascondere il suo fallimento a livello locale». «A far cadere Bitonci sono stati i due consiglieri della sua lista civica, Russo e Saia, e l’assessore alla sicurezza, dimessosi dopo essere andato in Procura» ha aggiunto Manuel Bianzale.

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