Sputi al giudice dopo la rapina al parroco
Doveva essere una semplice udienza per la convalida o meno del fermo e della custodia cautelare in carcere dell’imputato. Ma non appena il giudice di Rovigo Alessandra Testoni ha detto di riservarsi la decisione, è iniziato il finimondo.
Fabrizio Pettenuzzo, 45enne nativo di Cittadella, ma senza fissa dimora, arrestato sabato scorso per la rapina delle monete nelle cassette del Duomo di Rovigo, durante la quale ha pure strattonato il parroco don Carlo Santato, ha iniziato a sputare contro chiunque si trovasse nel suo “raggio d’azione”.
Sputi al giudice nell’aula del tribunale, sputi all’avvocato difensore, agli agenti della polizia giudiziaria che hanno dovuto faticare, e non poco, per placare l’ira dell’uomo, che ora dovrà tornarsene in carcere, in attesa che il giudice sciolga la riserva.
L’uomo era stato arrestato dalla squadra mobile della questura di Rovigo, guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito, nel tardo pomeriggio di sabato, dopo essere stato trovato dagli agenti, un’ora dopo la rapina, nella stazione dei treni di Rovigo. Portato in questura per accertamenti, è stato riconosciuto dallo stesso parroco, che poco prima era stato aggredito in chiesa quando aveva tentato di far desistere il ladro intento a svuotare le cassette delle offerte.
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