Stadio Euganeo, ripartono i lavori: l’area è già stata cantierata

Martedì 22 aprile inizia l’intervento. Salvo imprevisti l’opera dovrebbe essere completata a metà febbraio 2026

Rocco Currado
Ripartono i lavori allo stadio Euganeo di Padova
Ripartono i lavori allo stadio Euganeo di Padova

Lavori per la nuova curva sud dell’Euganeo, ci siamo. Anzi, a dirla tutta c’eravamo già una settimana fa quando l’impresa Costigliola, vincitrice della gara bandita da Palazzo Moroni, ha iniziato a cantierare l’area interessata dall’intervento. Da quel momento, lunedì scorso, sono scattati i 300 giorni previsti per il completamento dell’opera.

Anche se i lavori entreranno nel vivo dopodomani, il tempo di digerire l’ultima colomba pasquale.

Dunque, calendario alla mano, possiamo dire che a metà febbraio del prossimo anno i tifosi biancoscudati potranno assistere alla prima partita del Padova da una curva a sei metri dal campo di gioco.

La luce in fondo al tunnel

Si inizia così a vedere la luce in fondo al tunnel. Già, perché questo è – per usare un eufemismo – un cantiere speciale. Che ne ha passate di ogni: dalle note vicende che hanno portato al sequestro e all’inchiesta che hanno paralizzato i lavori per lunghissimo tempo, fino alle proteste degli ultras che tutt’ora non entrano allo stadio durante le partite in casa. Come successo due giorni fa, per il match (vinto) contro l’Union Clodiense.

Un progetto, questo della curva, che è stato pure terreno di scontro politico. Con l’opposizione di Palazzo Moroni più volte all’attacco della giunta.

Ora però la milanese Costigliola, che si è aggiudicata la gara con un’offerta al ribasso del 13,51%, dovrà completare i lavori lasciati a metà dalla Esteel (nel frattempo finita in tribunale con l’accusa di subappalti illeciti). Lavori il cui costo ammonta a 2,6 milioni di euro.

La stessa cifra che l’amministrazione comunale, in sede processuale, ha chiesto alla ditta laziale come risarcimento danni dopo l’inchiesta aperta dalla Procura.

Salvatore Fabrizio, direttore tecnico dell’impresa Costigliola, subito dopo la firma del contratto a Palazzo Gozzi, poche settimane fa, dichiarava al nostro giornale: «Non abbiamo trovato un cantiere abbandonato, ma sorvegliato e in condizioni da cui si può ripartire senza problemi. Abbiamo promesso al sindaco che il nostro impegno sarà massimo».

Concerti? no problem

In un primo momento era sembrato che i sette concertoni (due degli Imagine Dragons, e poi Zucchero, Cesare Cremonini, gli Iron Maiden, Marco Mengoni e The Who) organizzati da Zed per l’estate potessero rappresentare un bel problema, addirittura bloccare tutto prima ancora di iniziare.

E invece nulla di ciò. I lavori si fermeranno solo il giorno dell’evento e quello precedente. Tradotto: le ruspe resteranno ferme per due settimane in tutto.

Massimo trecento giorni

È dunque iniziato il conto alla rovescia, e pare che questa sia la volta buona. Salvo imprevisti (formula d’obbligo, visti i precedenti) nell’arco di 300 giorni avremo la curva completata.

Addirittura, ha fatto sapere il sindaco Sergio Giordani, potrebbero anche metterci meno tempo, perché c’è un premio incentivante qualora dovessero riuscire a ultimare i lavori prima della scadenza. Ora rimane solo da incrociare le dita.

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