Codess Sociale, scatta lo stato di agitazione: contratti peggiorati e personale al limite
Sindacati in rivolta contro l’uso del contratto Aiop Rsa: «Disparità tra lavoratori, carichi insostenibili e stipendi più bassi». Coinvolti oltre 450 addetti nelle strutture del Padovano.
Proclamato lo stato di agitazione in Codess Sociale, la cooperativa che nel Padovano è presente al Parco del Sole di Padova, nelle Residenze alle Rose di Lozzo Atestino e al Parco di Galzignano Terme e al Villaggio Anziani di Solesino con oltre 450 addetti fra operatori socio-assistenziali, infermieri, personale ausiliario, delle cucine e professionali, per un totale di circa 600 posti letto.
«Da alcuni mesi» fanno sapere Fp Cgil, Cisl Fp Fisascat e Uil Fpl «viene applicato alle assunzioni il contratto Aiop Rsa, scaduto da oltre 12 anni e privo delle piene tutele che altri contratti nazionali del settore garantiscono, con l’aggravante di avviare un percorso discriminatorio in piena regola in quanto, in corsia e nel medesimo turno, si trovano a lavorare Oss con contratti diversi. E questo è inaccettabile. L’incontro in Prefettura del 26 marzo» proseguono i sindacati «ha visto una rappresentazione dei fatti ancor più pesante, con le affermazioni dei rappresentanti di Codess Sociale che hanno parlato di “scelte strategiche” dell’azienda.
Ci chiediamo: votate a cosa? Perché quel che accade è che decine di dipendenti, a causa del carico di lavoro, preferiscono licenziarsi e cercare nuovi posti piuttosto che lavorare per stipendi che vengono abbassati a fronte del costo della vita.
Una situazione imbarazzante, oltre che umiliante, denunciata nell’ultima assemblea che ha coinvolto tutto il personale e in cui sono emerse numerose criticità, anche pesanti: applicazione di contratti diversi e peggiorativi, welfare con scelte unilaterali, carenza di organico e ritmi di lavoro non consoni per la garanzia di una assistenza di qualità».
Non solo: «Come se non bastasse Codess, una cooperativa sociale, applica il contratto Aiop Rsa che garantisce 100 euro in meno al mese e dà un “premio” in buoni pasto da 4 euro a persona solo alle Oss delle residenze di Lozzo e Galzignano. Mentre nulla viene riconosciuto alle restanti 300 lavoratrici».
Accanto a questo, i sindacati denunciano, la prospettiva di una riorganizzazione del settore pulizie. «Il tavolo di conciliazione ha avuto riscontro negativo su tutte le richieste determinando lo stato di agitazione, un segnale forte che lanciamo per garantire sostenibilità al lavoro e qualità nell’assistenza» concludono.
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