Stavolta il promesso sposo è Alessandro Manzoni

Curioso caso di omonimia tra le pubblicazioni di matrimonio a Padova: questo matrimonio s'ha da fare
PADOVA. «Venne quel benedetto giorno: i due promessi andarono, con sicurezza trionfale, proprio a quella chiesa, dove, proprio per bocca di don Abbondio, furono sposi». Così recita il 38º e ultimo capitolo del romanzo che racconta le travagliate vicende di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Ironia della sorte, stavolta il promesso sposo - come attestano le pubblicazioni di matrimonio del 16 aprile - si chiama Alessandro Manzoni.


Proprio come lo scrittore, nipote di Cesare Beccaria, che all'anagrafe era Alessandro Francesco Tommaso Manzoni. Ma il nostro Alessandro non è nato a Milano, né tantomeno
su quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene ininterrotte di monti
, bensì a Onano (Viterbo). La promessa sposa si chiama invece Elisabetta Quercia ed è originaria di Andria (Bari).


Orbene, un enorme augurio agli sposi: non v'è dubbio che questo matrimonio s'ha da fare. Ma se fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non si è fatto apposta...

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