Stefano Mocellin torna in città riaprirà lo storico “Padovanino”

Nuova avventura per il giovane chef che ha lavorato per Renzo Rosso Completamente ristrutturato il locale di via S. Chiara riparte a febbraio 

il progetto

«Non c’è niente da inventare, bisogna solo innovare». Tradizione ma allo stesso tempo contemporaneità: lo storico ristorante “Padovanino” di via Santa Chiara rinasce con la cucina dello chef padovano Stefano Mocellin. Il locale, completamente ristrutturato e rinnovato, si chiamerà “Stefano Mocellin al Padovanino”. Un’avventura ma soprattutto una sfida quella del giovane cuoco che in un momento difficile per le attività di ristorazione con entusiasmo guarda al futuro: «Questo periodo prima o poi finirà. Bisogna stringere i denti e crederci». E così ha deciso di prendere il testimone di Margherita e Renato, storici proprietari del ristorante, e proporre la sua cucina: «Sono molto legato alle origini e alla tradizione che rivisito grazie alle tecniche più all’avanguardia di scienza e chimica applicate alla cucina».

Il nuovo locale non sarà solo un ristorante di pesce: «L’offerta sarà perfettamente calibrata tra un terzo di pesce, un terzo di carne e un terzo di vegetariano. Ci saranno dei menù degustazione dove la mia storia sarà servita nei piatti. Si potrà percepire la mia influenza meneghina, acquisita nei cinque anni che ho trascorso a Milano, la tradizione veneta, l’influenza di chef con cui ho lavorato come Fabrizio Albini, Fabrizio Ferrari, Fabio ed Emilio Carotenuto».

Mocellin ha lavorato anche per un anno e mezzo come chef di Renzo Rosso alla Diesel Farm: «Un’esperienza che mi ha molto gratificato. Il fatto di essere apprezzato anche da persone che sono abituate a girare i migliori ristoranti mi ha spronato ad aprire qualcosa di mio. E così sono tornato a Padova. Voglio portare tutto quello che so nella mia città». E di cose lo chef ne ha imparate girando per vari ristoranti, anche internazionali: «Ho cominciato come lavapiatti, in Inghilterra, poi applicandomi e studiando ho imparato velocemente fino ad arrivare alla gestione di cucine come sous chef o chef, a seconda della necessità». Nel nuovo ristorante di via Santa Chiara si passerà dal risotto alla milanese rivisitato al risotto astice e tartufo, dalla cassœula light lombarda alle sarde in saor stile fish and chips, dal bigolo in salsa contemporaneo con paccheri freschi e burrata, al rombo con patate e carciofi, alla cotoletta milanese. L’apertura è fissata per il mese di febbraio ma la data inaugurale rimane ancora segreta: «Saranno due serate con al massimo 40 ospiti. Le persone che si registreranno al sito padovanino.com sapranno in esclusiva la data di apertura e il menù ufficiale». —



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