Stipendi inadeguati, autisti in sciopero Sita a singhiozzo

I lavoratori dell’Ugl fermi domani dalle 16.30 alle 20.30 L’azienda: «Situazione critica, serve un tavolo unitario»
Bellotto Sciopero bianco autotrasporti, difficoltà per i ragazzi delle scuole. nella foto: il pullman visto da una fermata di Este foto Zangirolami
Bellotto Sciopero bianco autotrasporti, difficoltà per i ragazzi delle scuole. nella foto: il pullman visto da una fermata di Este foto Zangirolami

Domani dalle 16.30 alle 20.30, alla Sita, attualmente tutta di proprietà delle Ferrovie dello Stato scioperano gli autisti iscritti al sindacato autonomo Ugl, guidato a livello locale, da Gaudenzio Capuzzo, autista già in pensione e Fabrizio Zanardi, autista di Aps Mobilità.

Sarà uno sciopero di quattro ore consecutive che avrà effetti devastanti perché, negli ultimi anni, l’Ugl è diventato il sindacato con più iscritti nell’azienda di viale della Pace. Circa 100 iscritti su 270 dipendenti. I motivi sono prettamente aziendali. Ossia gli autoferrotranvieri protestano contro la perdurante posizione degli amministratori dell’azienda, che si ostinerebbero a non soddisfare le richieste retributive e perequative di numerosi autisti in merito alle vertenze, sia personali che collettive, finite anche nelle aule dei tribunali di mezza Italia.

Immediata la risposta dell’amministratore delegato. «Da sempre ho rispettato tutti gli scioperi, ma in questa situazione non posso non osservare che questa volta non a caso sciopera solo una sigla, che si ostina a perseguire obiettivi che noi amministratori non condividiamo da anni», sottolinea da Firenze Luciano Grazzini, «d’altronde è noto a tutti gli addetti ai lavori che, se non abbiamo ancora raggiunto un accordo su problematiche che si trascinano dagli anni la responsabilità va addebitata anche ai sindacati che si sono opposti e tutt’ora si oppongono all’istituzione di un tavolo unitario, intorno al quale davanti a noi possa sedersi un sindacato unito e non frazionato all’eccesso come succede ancora oggi».

Intanto la Cgil-Trasporti interviene nel dibattito sulle proteste dei pendolari, in particolare degli studenti, sulle corriere delle linee della Bassa. «I ragazzi fanno benissimo a protestare», sottolinea Paolo Tollio, della segreteria della Filt, «non so se nello specifico ci siano anche responsabilità prettamente aziendali. Ma è evidente che le corse di oggi superaffollate sono il frutto concreto dei tagli che le Regioni e lo Stato hanno apportato a tutte le società di trasporto pubblico locale sia nel Veneto che nel resto della penisola. Per questo motivo invitiamo gli utenti a scioperare al nostro fianco ogni volta che scenderemo in piazza a tutela del nostro lavoro e contro altri eventuali tagli, peraltro già annunciati da Luca Zaia e da Renato Chisso».

Insomma, nel complesso nemmeno questo sarà un anno facile per il trasporto pubblico. Da un lato viene sponsorizzato come modo di muoversi in modo comodo ed ecologico, dall’altro viene costantemente massacrato dai tagli.

Felice Paduano

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova