Stop ai cavalli e i maneggi vanno in crisi

La Provincia mette il divieto al transito degli animali sulla ciclopedonale lungo il Brenta. Addio turismo, arrivano i ladri
Di Cristina Salvato
PD 30 aprile 2004 G.M. Saletto di Vigodarzere,Centro Padovano Turismo Equestre.Maurizio Menegazzi. (REGGINATO) Ippovia a Saletto di Vigodarzere - Regginato
PD 30 aprile 2004 G.M. Saletto di Vigodarzere,Centro Padovano Turismo Equestre.Maurizio Menegazzi. (REGGINATO) Ippovia a Saletto di Vigodarzere - Regginato

VIGODARZERE. I cavalli non possono più passeggiare lungo il Brenta, da Vigodarzere fino a Carmignano. Per non rovinare il costoso asfalto della pista ciclopedonale in via di realizzazione. Solo che la cosa sta mettendo in ginocchio i numerosi maneggi sorti lungo le sponde del fiume. Non bastasse altro, senza la sbarra che impediva alle auto di salire sull’argine (tolta per far passare i mezzi del cantiere), ieri notte i ladri sono entrati al Centro padovano turismo equestre a Saletto di Vigodarzere. Sono state rotte le porte di legno e rubate nove selle: un furto da 9 mila euro.

«Sono arrivati portando un veicolo sull’argine, perché ora ci si riesce», racconta il gestore Maurizio Menegazzi, «e questo va a sommarsi ai problemi di gestione che abbiamo da quando la Provincia ha impedito l’accesso ai cavalli sulla sommità arginale». È comparso anche un cartello con tanto di divieto. «Ho cercato di contattare più volte la Provincia», prosegue Menegazzi, «perché noi rischiamo di chiudere se i cavalli non possono passeggiare da nessuna parte. Nei miei box custodisco 20 cavalli e già due i proprietari li hanno ritirati. Mancato guadagno che si somma alle visite turistiche dall’estero che non possiamo accogliere se l’anello delle ippovie si è interrotto. E pensare che mentre la Provincia vieta ai cavalli di salire su questo tratto di Brenta, la Regione ha realizzate due ippovie, una da Cortellazzo (Jesolo) al Cansiglio, l’altra da Chioggia ad Asiago. Ma dove passeranno se qui non si può?». L’assurdo, poi, è che da oggi a domenica si svolgerà il ventottesimo concorso ippico nazionale nel parco del Brenta a Saletto, patrocinato dalla stessa Provincia di Padova.

Per far luce sulla vicenda, Roberto Zanovello, consigliere comunale di “Vigodarzere Insieme”, ha presentato un’interrogazione al sindaco. «Avere realizzato la pista ciclopedonale sull’argine senza tenere conto dei maneggi esistenti e del concorso ippico è stato a dir poco incredibile», dice, «considerato che fino a qualche anno fa la sommità arginale del Brenta era data in concessione alle stesse associazioni equestri che operavano a Vigodarzere». Sta penando di far sedere tutti attorno a un tavolo il vicesindaco Moreno Boschello. «È necessario che Comune, Provincia, Regione e associazioni ippiche si confrontino», sostiene, «per trovare la soluzione che consenta di mantenere integra questa bellissima pista ciclopedonale nuova, ma anche di garantire il passaggio agli appassionati di ippica. Purtroppo la soluzione di far camminare i cavalli nel tratto basso dell’argine, il Genio civile non la ritiene praticabile, perché gli zoccoli potrebbero minare la stabilità arginale».

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