Storia di Mina, sfruttata alla morte per produrre cuccioli di razza

Due piccoli senza vita nella pancia, abbandonata dall'allevatore, salvata da una volontaria padovana e ricoverata d'urgenza 
La cagnolina Mina
La cagnolina Mina

SELVAZZANO. Sfruttata per sei lunghi anni, con l'unico scopo di farle mettere al mondo dei cuccioli da vendere per centinaia di euro. Alla fine, quando il suo corpo non era più in grado di sostenere la gravidanza, è stata data via senza tante storie, malata, senza alcuna indicazione sulle sue condizioni di salute.

Storia di Mina. L'allevatore, pare, se n'è lavato le mani dicendo di dover partire a breve. Solo grazie alle visite veterinarie è venuta a galla tutta la sofferenza della cagnolina, che portava ancora in grembo due cuccioli ormai morti.È la storia di Mina, un cane di razza Cavalier King Charles: uno dei più amati dai bambini e non solo, per il musetto dolcissimo e il pelo soffice come un peluche.

Da Modena a Padova. Fino a poco tempo fa Mina viveva a Modena, in un allevamento. Per tutta la vita è stata utilizzata come incubatrice di cuccioli, fino a quando non è stata male. Quando l'allevatore ha deciso di disfarsene, Mina è stata prelevata dall'associazione Sos Animali e portata a Padova dalla volontaria che l'ha accolta: ora è in cura presso una clinica cittadina, dove ha subito delle trasfusioni di sangue e dove i medici stanno facendo il possibile per salvarla, ma la cagnolina dovrà riuscire ad "espellere" i due cuccioli che porta ancora nell'utero. Altrimenti non ce la farà. Nel frattempo, Mina sta ricevendo tutte le cure di cui ha bisogno, nella speranza che possa iniziare una nuova vita, finalmente felice.

Lo sfruttamento. La storia di Mina è solo una delle tante, ed è emblematica di un fenomeno quanto mai diffuso: l'allevamento intensivo a scopo di lucro. «Gli allevamenti intensivi sono una triste realtà in tutta Italia» spiega Antonio Colonna, fondatore dell'Associazione Eital - Ente italiano tutela animali e legalità «così come il traffico illegale di cuccioli: comprare un cane di razza in Ungheria costa cento euro, in Italia li rivendono a mille. Va da sé che se nel viaggio ne muore qualcuno il guadagno è comunque assicurato. Il commercio di cani in Italia ruota intorno al miliardo e mezzo di euro, le razze più richieste sono Cavalier, Maltesi e Chihuahua». L'Eital, negli ultimi due anni, ha determinato oltre 100 sequestri, smascherato molti casi di tratta dei cuccioli dall'est (tra cui quello emerso a Padova qualche mese fa, segnalato da Eital e poi denunciato dalla Guardia di Finanza) ed intentato diverse cause contro gli allevamenti intensivi.

L'adozione. Il consiglio dell'Eital è uno solo: «se volete un cane da compagnia potete adottarlo». Tra i tanti cuccioli salvati dalle associazioni, tra i tanti rinchiusi nei canili che aspettano una famiglia ed anche tra i moltissimi che le famiglie regalano. Trovare un cane è facile, ma se proprio lo si desidera di razza, ecco qualche indicazione che è bene seguire: «in allevamento» dice Colonna «è bene andare con un veterinario di fiducia, controllando in prima persona gli spazi e le condizioni di vita degli animali. Poi è necessario verificare la legittimità della documentazione di provenienza e farsi rilasciare la ricevuta fiscale a tutti gli effetti di legge».

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