Storico dirigente della Caminese fondatore del club viola con Toldo senior

FOTO D’EPOCA.La presidenza della Caminese Calcio del 1962: Bruno Pagnin è il sesto da sinistra
FOTO D’EPOCA.La presidenza della Caminese Calcio del 1962: Bruno Pagnin è il sesto da sinistra
 Salumiere sotto il Salone, ex dirigente della Caminese e grande tifoso della Fiorentina, al punto da essere annoverato tra i fondatori del club Viola con il padre di Francesco Toldo. Quello di Bruno Pagnin era un nome noto nel centro cittadino. Storico dipendente della ditta Collizzolli fino agli anni '80, ora si stava godendo la meritata pensione, con le figlie e soprattutto con gli adorati nipotini, come mostra la foto che pubblichiamo in questa pagina.  «Era un uomo in forma, si manteneva agile usando ogni giorno la bicicletta - ricorda la figlia Margherita con le lacrime agli occhi - gli piaceva andare in centro a trovare i suoi vecchi amici sotto il Salone. Aveva 78 anni, ma era ancora in gamba: tanto per fare un esempio gli avevano concesso il rinnovo della patente. Non posso credere che sia stato ucciso in questo modo».  I familiari ieri erano preoccupati per il consistente ritardo nell'ora di rientro. Hanno compreso ciò che era successo solo nel momento in cui un funzionario della polizia municipale ha suonato il campanello, comunicando alle figlie ciò che era successo qualche ora prima.  Proprio martedì scorso (19 ottobre) Bruno aveva festeggiato il suo settantottesimo compleanno in famiglia, con la moglie Renata Zurmini, il figlio Andrea e le figlie Margherita e Monica. Bruno era anche un grande appassionato di calcio. A livello locale la sua squadra del cuore era la Caminese, di cui era stato a lungo accompagnatore e dirigente e grazie a cui era riuscito ad ottenere anche importanti riconoscimenti. Nella foto in alto, per esempio, Bruno Pagnin è immortalato nel corso di una premiazione con l'ex presidente della Figc Artemio Franchi. Nel panorama del grande calcio invece aveva scelto di tifare per la Fiorentina, amore sbocciato ai tempi del servizio militare svolto a Firenze nei bersaglieri. A Padova risulta essere tra i fondatori del club viola insieme al padre del portierone Francesco Toldo. «Era un uomo pieno di interessi - ricorda la cognata - non se ne stava mai fermo, era sempre in movimento. Aveva tanti amici, coltivati con anni e anni di iniziative di ogni genere. Anche ora continuava a frequentarli».  Basta fare un giro in centro o sotto il Salone per capire quanto fosse conosciuto Bruno. Lo ricorda con affetto Ornella Pernumian, che lavora nella bottega dei formaggi di Stefano Giacomin. «Una persona tranquilla, un grande lavoratore». (e.fer.)

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