Stroncato da un infarto Egidio Manfrotto il signore dei tessuti

È mancato improvvisamente domenica mattina Egidio Manfrotto, 68 anni, storico commerciante del Ghetto. Insieme al fratello Francesco era titolare del negozio di stoffe “Manfrotto Tessuti”, da cinque mesi spostatosi da via Soncin a via San Martino e Solferino. Un infarto non gli ha lasciato scampo: non aveva problemi di salute e fino alla settimana scorsa è sempre andato regolarmente in negozio.
«Mio fratello era uno dei personaggi del Ghetto», ricorda Francesco. «Era molto solare e di compagnia, scherzava sempre e aveva molti amici, qui in zona lo conoscevano tutti». “Manfrotto tessuti” è infatti una della prime attività commerciali nate in Ghetto. «Quest’anno l’attività compie 53 anni: l’aveva avviata nostra madre nel dopoguerra. Io ed Egidio abbiamo sempre lavorato qua insieme».
I genitori di Egidio e Francesco, Ettore e Adele Manfrotto, nell’immediato dopoguerra iniziarono a dedicarsi al commercio di scampoli e tessuti d’abbigliamento e tappezzeria nei piccoli mercati dei dintorni di Padova. Poi affittarono un negozio in via Soncin e acquistarono lo stabile di via Gritti che diventò la sede storica del negozio. Nel corso degli anni la ditta si è allargata aggiungendo altri negozi nelle vie limitrofe, che sono diventati showroom e magazzino di stoffe e tessuti d’ogni genere. Le redini del negozio sono passate nelle mani di Egidio e Francesco, che con passione hanno portato avanti l’attività, prima nel negozio di via Soncin, adesso in quello molto grande di via San Martino e Solferino. «Mi dispiace non abbia fatto in tempo a godersi il nuovo negozio», si rammarica Francesco.
Egidio faceva anche parte dell’Associazione “In Ghetto”. «Lo conoscevo da molti anni», racconta Antonio Mion, commerciante di via Soncin. «Mi ricordo che quando ho aperto il mio negozio, 23 anni fa, al banco del suo c’era la mamma. Era una persona molto intelligente. Ci salutavamo sempre quando ci incontravamo e spesso facevamo quattro chiacchiere. Gli piaceva la vita, frequentava l’osteria dell’Anfora e so che aveva anche molti amici». Il funerale sarà celebrato domani alle 15.30 in Duomo. —
Alice Ferretti
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