Gli studenti del Valle reinterpretano la Resistenza con il Photoshop
I ragazzi dell’istituto padovano rileggono luoghi ed eventi della Liberazione in città. Da venerdì 24 gennaio una mostra nella sala della Gran Guardia: «È stato entusiasmante»
![I 58 studenti e i sette docenti dell’istituto Valle che hanno partecipato al progetto per raccontare la Resistenza oggi](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1gpghjkkvjp9s8fwxc9/0/resi_ok.webp?f=16%3A9&w=840)
Ottant’anni dopo, quelle stesse emozioni – paura, orgoglio, ribellione, speranza, patriottismo e molto altro – rivivono nella creatività di ragazzi che usano tavolette grafiche e Photoshop.
Una memoria coltivata con il senso della scoperta e la restituzione artistica: è “Sguardi resistenti” il percorso nato per raccontare la storia della Liberazione a Padova attraverso gli occhi degli studenti dell’Istituto Valle. Un viaggio che si conclude con la mostra che sarà inaugurata venerdì nella Sala della Gran Guardia in piazza dei Signori e che resterà visitabile fino al 16 febbraio.
Il percorso
Il percorso (didattico, ma non solo) ha coinvolto 58 studenti e diversi istituzioni culturali, con la volontà di «esplorare e raccontare la Resistenza attraverso un percorso strutturato e metodico che ha avuto diversi passaggi a partire dal novembre del 2023.
Si è partiti con l’approfondimento di personaggi, episodi e luoghi di Padova legati alla guerra di Liberazione; si sono poi analizzate anche foto, video e le opere artistiche legate a quel periodo; quindi si è passati all’elaborazione di disegni, video, testi e all’organizzazione della mostra e infine anche una campagna di comunicazione e un sito web per raccontare il progetto.
Gli incontri e le visite
Diversi sono stati gli incontri che hanno fatto parte del percorso: con la Scuola italiana di design, con Progetto giovani, il centro studi Ettore Luccini, il centro di ateneo per la Storia della Resistenza, fino alle visite dei luoghi come sono oggi e della memoria che è rimasta. Come la lapide in via Santa Lucia che ricorda l’impiccagione nel pomeriggio del 17 agosto 1944 dei tre partigiani Flavio Busonera, Ettore Calderoni e Clemente Lampioni, come rappresaglia dell’uccisione del colonnello Frenteddu, un delitto attribuito ai gruppi della Resistenza quando invece era di origine passionale.
E poi l’aula magna del Bo dove il rettore Concetto Marchesi pronunciò il famoso discorso agli studenti nell’inaugurazione dell’anno accademico del 9 novembre 1943, in cui cacciò un manipolo di fascisti dal podio degli oratori. E via così con tanti altri episodi rielaborati dalla fantasia dei ragazzi perché non possano più essere dimenticati.
Il preside
«È stato entusiasmante vedere 58 studenti e 7 docenti del Valle collaborare in un’esperienza multidisciplinare che ha intrecciato storia, arte e nuove tecnologie – racconta il dirigente scolastico Enrico Cardillo – Le opere realizzate raccontano con sensibilità e consapevolezza gli eventi che hanno segnato il nostro territorio».
«La scuola spesso ha evitato di trattare in modo approfondito nei propri programmi la Seconda Guerra mondiale e Resistenza. Un imbarazzo sbagliato, figlio delle tensioni politiche degli anni ’50 e ’60 che oggi non ha ragione di essere non solo per la distanza temporale, ma soprattutto perché lì è nata, la nostra libertà, la nostra democrazia, la nostra Repubblica», è il saluto del sindaco Sergio Giordani. Le opere e le informazioni sul sito sguardiresistenti.it.
La mostra
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