Studi dentistici, un altro colpo a Montà

I predoni degli studi dentistici sono tornati in azione. Dopo i colpi in serie messi a segno a Selvazzano, l’altra notte ne hanno “ripulito” uno anche in città: si tratta dello studio della dottoressa Marianna De Nale in piazza Sacharov 4 a Montà (professionista che lavora anche a Belluno).
Sono entrati dal retro, hanno scassinato la portafinestra e rubato macchinari e medicinali per un valore di circa 15 mila euro.
Il furto è stato scoperto ieri mattina all’orario di apertura e la titolare ha subito chiesto aiuto alla polizia.
Sul posto è giunta una pattuglia della Squadra volante della Questura, a cui sono stati affidati i rilievi. Dei successivi accertamenti, invece, dovranno occuparsi probabilmente gli investigatori della Squadra mobile. Sì, perché quello delle razzie all’interno degli studi dentistici sta diventando un fenomeno molto preoccupante. E dopo l’ondata dello scorso anno, sembra che questi malviventi “specializzati” siano tornati all’opera.
Negli ultimi due giorni sono stati messi a segno due colpi a Selvazzano: dal dentista Giovanni Fama di via Padova e dal collega Luca Pastò di via Monte Grappa. All’inizio del 2014 batterono a tappeto sempre Selvazzano, ma anche Montà e Brusegana, che non distano poi molto. Siamo di fronte ad un fenomeno che ha preso piede fondamentalmente per due motivi: le scarse misure di sicurezza a protezione degli studi dentistici e la facilità con cui poi questi costosi macchinari si rivendono nel mercato nero.
«Chiederò un incontro alle autorità locali, parlerò con il questore e con il sindaco, perché la situazione non è più sostenibile». Ferruccio Berto, dentista e presidente della Commissione Albo Odontoiatri risponde così all’ennesimo furto ai danni di una collega padovana. «Abbiamo a che fare con traffici internazionali» aggiunge «ma anche con mercati illeciti nostrani, su cui è necessario intervenire. Non conosco personalmente la collega, ma ovviamente mi dispiace: con questi furti ci si gioca la professione».(e.fer.)
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