Sul battello lungo il Brentella seguendo la rotta dei barcaroli
Da Limena alla Specola in due ore di battello: ieri mattina è stato inaugurato il percorso turistico che risale lungo il canale Brentella, fino a raggiungere il Bacchiglione e da lì riviera Tiso da...

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Da Limena alla Specola in due ore di battello: ieri mattina è stato inaugurato il percorso turistico che risale lungo il canale Brentella, fino a raggiungere il Bacchiglione e da lì riviera Tiso da Camposampiero, nel cuore del centro storico di Padova. Un itinerario ideato dalla sinergia tra Padova originale, Delta Tour navigazione turistica e l’hotel Valbrenta di Limena, che si affaccia da oltre mezzo secolo su piazza Diaz che diventerà punto di attracco per l’imbarcazione e che un recente lavoro di restyling ha dotato di una terrazza con affaccio sul canale Brentella a forma di prua di un burcio, a ricordo della vocazione fluviale di Limena, che fino agli anni Sessanta ha ospitato i “barcaroli”. Trasportavano le merci in città lungo l’affascinante percorso che si vorrebbe far riscoprire ai turisti e ai limenesi delle nuove generazioni. L’itinerario, infatti, verrebbe proposto tra le iniziative turistiche di Padova originale ed è stato accolto favorevolmente anche dall’amministrazione comunale limenese, che metterà a disposizione le risorse per un approdo in sicurezza e che intravvede nel progetto una possibile offerta didattica per le scuole. «È un sogno che si avvera», ha commentato al momento dell’imbarco Anna Aggujaro, titolare dell’hotel Valbrenta, «poter far rivivere Limena anche attraverso questa sua antica attività ormai abbandonata da anni».
Si parte dalle chiuse denominate i “Colmelloni”, una fra le più celebri e importanti opere idrauliche del Veneto, realizzata nel 1370 per impedire le alluvioni nella città di Padova. A bordo della Padovanella 1932, storica imbarcazione di Delta Tour, si percorre l’intero corso del canale Brentella, che i padovani costruirono allorché i vicentini, nel 1145, chiudendo il canale Bisatto, tolsero l’acqua al fiume Bacchiglione, fondamentale per Padova. Il Brentella così venne scavato per congiungere il Brenta al Bacchiglione e arrivare quindi nel cuore di Padova. Il primo tratto della navigazione scorre immerso nella vegetazione lussureggiante (e in alcuni tratti anche invasiva) nata lungo le sponde, dove vivono numerose specie acquatiche: martin pescatori, cormorani, gallinelle d’acqua, germani reali. Via via che ci si avvicina a Padova le sponde diventano sempre più spoglie di alberi e sono ricoperte da erba ben curata. Si supera quindi il trafficato snodo di Ponterotto, crocevia tra Padova, Limena, Rubano e Villafranca. Si procede fino al ponte del centro commerciale Le Brentelle, al confine tra Chiesanuova e Sarmeola, e via ancora fino alla confluenza con il Bacchiglione, che lungo le sue acque tranquille ospita la Canottieri Padova e il complesso natatorio della Rari Nantes dove si possono incrociare appassionati canoisti che, pagaiando, risalgono il fiume. Mentre il traffico ingorga il grande incrocio del Bassanello, si scivola tranquilli abbassando il tettuccio della barca sotto il ponte del Cavài, che immette nelle acque padovane. Poco prima, la chiusa che immette nel canale Battaglia mostra uno dei problemi legati alla scarsa cura del fiume: le immondizie si ammucchiano alle paratie e ogniqualvolta queste vengono aperte, scorrono fino al centro di Battaglia Terme. Con l’ingresso a Padova si naviga affiancando via Isonzo e via Goito lungo le mura cinquecentesche e, più avanti, lungo quelle medievali sino a raggiungere l’osservatorio della Specola, posto sulla Torlonga dell’antico castello di Padova. Il tour termina al molo di riviera Tiso da Camposampiero: dopo aver ammirato la città dal basso, si possono raggiungere in pochi minuti i monumenti storici.
Cristina Salvato
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