Sul bus 12 sale la baby gang: due minorenni identificati

PADOVA. Per tre giorni consecutivi, sabato, domenica e lunedì scorsi, si sono verificate tre aggressioni ai danni di autisti di BusItalia che guidavano bus della linea sub-urbana 12, sul percorso Ferrovia-Centro– Brusegana– Tencarola-Selvazzano. In base alle indagini condotte dalle forze di polizia, tutte e tre le violenze sono opera di una baby gang di periferia, minorenni che si divertono a infastidire autisti e passeggeri. L’episodio più grave è accaduto lunedì sera: i bulletti di periferia sono entrati in azione mentre il 12 circolava ai confini tra Padova e Tencarola.
MODI AGGRESSIVI
Appena sono saliti sul mezzo pubblico hanno cominciato a disturbare l’autista e un gruppo di passeggeri che li avevano rimproverati per il loro atteggiamento aggressivo e per le espressioni molto colorate. Fatto sta che l’autista donna ha cercato più volte di farli scendere, senza riuscirci. Ad un certo punto, dalle parti di Tencarola, la conducente si è fermata, è scesa dal bus e ha chiamato il 113. Immediatamente i ragazzi ne hanno approfittato per rubare la borsa dell’autista, dove c’erano circa cento euro. Durante la fuga hanno anche colpito, con una serie di pugni e calci, l’autista, che è stata accompagnata, subito dopo al Pronto soccorso dell’ospedale, dove i medici l’hanno medicata (prognosi di 7 giorni). Riguardo i tre episodi c’è stata la massima solidarietà tra i colleghi di lavoro della vittima. Tant’è che, ieri mattina, sulla bacheca del deposito di via Rismondo, è stata affissa una comunicazione da parte di un autista, dal seguente contenuto.
BABY GANG
«Anch’io mi sono imbattuto in alcuni appartenenti a quella baby gang che ultimamente crea problemi a noi autisti e ai passeggeri. Si tratta di ragazzi prevalentemente minorenni, figli, per lo più, di stranieri, accompagnati da ragazze italiane. Quando sono in gruppo, suonano a ripetizione i campanelli delle fermate, tolgono i martelletti posizionati all’interno e urlano. Quando vi imbattete in questi gruppi di ragazzi, dovete subito chiamare la polizia».
DENUNCIA
Ieri mattina l’autista-donna ha presentato denuncia alla caserma dei carabinieri di via Rismondo e ha scoperto che due di loro erano stati già identificati. «Le aggressioni sono diventate troppe», sottolinea Vittorio Rosa, segretario di Sls. «Sono anni che BusItalia e Comune ci promettono azioni preventive per fermare i violenti, ma tutti gli impegni si trasformano in promesse da marinaio». Nel dibattito interviene anche Andrea Ragona, presidente di BusItalia. «Dopo le ultime tre aggressioni, è giusto cercare una soluzione per prevenire questi episodi. Nei prossimi giorni cercheremo subito di coinvolgere anche le forze di polizia e l’amministrazione comunale». —
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