Superenalotto, forse è di Lissaro il megavincitore

MESTRINO. Quando sabato sera Michele Michielon ha preparato in fretta e furia il cartellone per le foto di rito della super vincita al Superenalotto nella sua ricevitoria, nella foga dell’entusiasmo è arrivato a scrivere addirittura 94 miliardi di euro. Una sfilza di zeri, fin troppi.
«Tanto» dice, «che differenza fa, in fondo, sono così tanti comunque». Già. Tanti soldi. Una montagna. E nelle tasche di chi finiranno? La domanda è sulla bocca di tutti a Mestrino. E non solo. L’identikit del vincitore dei 93 milioni e 720 mila euro è lo stesso Michielon a disegnarlo: «Sicuramente un nostro compaesano» dice, «il mio negozio è frequentato da clienti abituali, siamo in una strada di quartiere, non di passaggio. Devo dire anche che non sono tantissime le giocate qui, certo non così poche da ricordare tutti gli scommettitori».
Qualche elemento per stringere il cerchio della caccia al fortunato arriva: «Possiamo escludere i giovani, che al Superenalotto non giocano» dice il titolare del “Moreno market” di via Martignon, «punterei su un quarantenne di Lissaro. Ma è solo un’ipotesi. Ieri sera pareva fosse uno che abita qui dietro». Se non proprio un ago nel pagliaio, resta comunque un bel cruccio avvicinarsi al volto del vincitore di quella pioggia di denaro. «Vorrà dire» fa eco uno dei tanti clienti arrivati per far festa davanti al negozio anche ieri mattina, «che osserveremo bene il comportamento dei nostri vicini. Vediamo se qualcuno parte per una vacanza improvvisa o si compra una fuoriserie». In pochi credono che il vincitore si farà vivo. «Io non ho ricevuto nessuna telefonata» assicura Michielon, «ma non perdo la speranza. A me certo basta un grazie, se poi ci scappa un regalo mi ci pago volentieri il mutuo». Soldi uguale sogni. Ca va sans dire.
Il clima della domenica mattina a Mestrino, poco più di undicimila abitanti in un paesotto ordinato che si sviluppa lungo la Provinciale Padana che lo taglia in due, è quello della festa. C’è la messa in chiesa, la colazione in pasticceria, la fila per comprare un vassoio di pastarelle da portare al pranzo dei suoceri. Non c’è dubbio che Mestrino si sia svegliata diversa dal solito, catapultata nella scena nazionale grazie alla vincita record centrata con un “6” costato all’ignoto fortunato giusto i 2 euro della giocata minima. Una schedina compilata quasi sicuramente poche ore prima dell’estrazione della sestina magica, sul bancone del “Moreno market”.
Al Bar Gilda i caffè si mescolano alle chiacchiere: «Ci farei tanta beneficenza con tutti quei soldi» il buon proposito di Ermanno Zuin che sta dietro al banco, «e per me ci vorrei comprare la salute, così da star bene e potermeli godere tutti». «Per prima cosa regalerei una nuova casa di riposo a Mestrino» il desiderio di Giovanni Quadri, «perché ce n’è bisogno per gli anziani. E poi un mese in crociera per me». Per sognare, si capisce, basta poterla immaginare quella cuccagna. La fantasia non si pone limiti e svela desideri nascosti: «Io? Scapperei e cambierei vita, magari ai Tropici, al caldo» scherza Marta Sola mentre spinge il passeggino con due marmocchi dagli occhi vispi e zazzere rosso rame. «Penserei sicuramente alla mia famiglia, al futuro dei miei bambini» il proposito di un composto Stefano Ortile, «e mi regalerei un bel viaggio».
Sul sagrato della chiesa emerge l’animo altruista: «Prima di tutto tanta beneficienza, aiuterei i poveri e soprattutto i bambini che hanno bisogno» il desiderio di Luigina Barbieri, «penso anche che con tutti quei soldi si potevano fare ricche tante famiglie invece di una sola». «Non ho pensato sinceramente cosa potrei fare con tutti quei milioni, ma non me ne andrei, io sto bene qui a Mestrino» assicura Nicoletta Barbieri.
Tanti soldi, tanti grilli: al rischio di perdere la testa sommersi da tanta e improvvisa ricchezza ci pensa Andrea Guerra, titolare della Gelateria: «Io penso che una cosa simile porti anche dei bei pensieri a chi tocca» dice, «stasera dedicherò una preghiera a questa persona, perché ne ha bisogno. I soldi possono fare la felicità ma anche rovinare. Gli auguro di tenere la testa sulle spalle». Andrea Zoppello ha 24 anni e le idee chiare su cosa farebbe con quasi 94 milioni di euro in tasca: «Io mi comprerei tutto quello che mi piace, mi divertirei come ogni altro ragazzo della mia età sogna di fare. Ovviamente sistemerei la famiglia e visti i tempi in cui viviamo aiuterei anche chi è meno fortunato». «La vera fortuna è la salute» la sentenza di Sergio Zanato, «una vincita così alta è anche un problema. Meglio accontentarsi di poco». Tutti si guardano in giro a Mestrino. Tutti a cercare un guizzo, un lampo nello sguardo che tradisca il neo milionario. Che, almeno per ora, ha deciso di non svelarsi.
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