Tagliapietra, nonno rock

Domani il suo ultimo cd in edicola con il nostro giornale
 
PADOVA.
«Domani è in edicola, lo sa?». Aldo Tagliapietra risponde ridendo: è in una sala prova, si sentono le tastiere di Tony Pagliuca e le chitarre di Tolo Marton in sottofondo. Suonare continua ad essere sempre, ogni giorno, la sua vita. Domani in edicola, con il nostro giornale, potrete acquistare «Unplugged» (7 euro e 90), il suo nuovo cd, un'altra piccola perla di una carriera illuminata. Un album che contiene la storia personale di Aldo Tagliapietra, per anni leader storico delle Orme. Sono le canzoni scritte da cantautore: si va dai classici «Amico di ieri» e «Gioco di bimba» a «Vieni a Marghera» o «Nella notte», passando per «Canzone d'amore», «Felona» e «Cemento armato». Dieci brani tutti da ascoltare, tra i quali spicca anche un delizioso inedito.  Perché un album Unplugged?  «Soprattutto perché avevo voglia di mettere in fila ciò che ho scritto come autore. Io sono stato, e sono ancora, per prima cosa un autore, poi un cantante e infine un bassista. Ho scritto tanto, e scrivo ancora».  Come l'inedito «Venezia Xè». In dialetto...  «E' la prima volta che scrivo una canzone in veneziano. Nell'arte non ci sono regole, capitano le cose così. Non c'è alcun motivo perché l'abbia scritta: l'idea me l'ha data Franco Maschietto, un mio amico veneziano, che ama così tanto la sua città che un giorno, tornando a casa dopo averlo incontrato, mi è venuta in mente questa canzone».  Perché consiglierebbe l'ascolto di questo suo nuovo album?  «Perché è inconsueto. E' suonato in modo semplice, essenziale, in acustico. C'è molto cuore, è un album vero da scoprire anche da chi conosce bene la mia storia.  Scrivere canzoni, fare nuovi cd, andare in tour a 66 anni. Uno meno di Vecchioni. Ma che generazione siete?  «Ma siamo ben diversi, eh! Vecchioni vince il festival, e non mi pare nemmeno che abbia fatto una delle sue canzoni migliori... Io no, perché Sanremo è un ambiente che non mi piace tanto. Non voglio fare lo snob, ma noi italiani abbiamo le votazioni nel sangue, e a me non piace che ci siano i voti sulle canzoni, tutto qua».  Tagliapietra, lei vive ancora a Spinea ma i suoi figli sono andati a Milano. Davide è il chitarrista di Elisa e Tiziano Ferro, Gloria ha un'agenzia di management musicale. Una famiglia che vive di canzoni: come è cambiato questo mondo da quando nascevano le Orme ad oggi?  «La musica non è cambiata. Si scrive, dà emozione, racconta la vita. E' cambiato il modo di diffonderla. Le radio condizionano l'ascolto, i mezzi di comunicazione portano alla standardizzazione. C'è tanta musica splendida da ascoltare, fuori dalle radio e dalle tv».  Lei è diventato nonno da poco. Fa effetto?  «Francesco Ian è un bimbo fantastico, è la mia gioia. Anche la mamma è nel nostro mondo, è la cantante Mietta».  Vorrà dire che farà l'artista anche il nipotino?  «Chi lo sa. L'importante è che sia libero di esprimersi come lo è stato sempre suo nonno».  

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