Tamponi di terza generazione anche a Padova nei centri privati, ecco dove

Il primo a fornire il servizio è il gruppo Centro di Medicina, che con sede a Conegliano conta trenta centri in tutto il Veneto, tre a Padova, tra cui Villa Maria

PADOVA. I tamponi ultrarapidi di terza generazione sono arrivati anche nei centri medici privati di Padova. Il primo a fornire il servizio è il gruppo Centro di Medicina, che con sede a Conegliano conta trenta centri in tutto il Veneto, tre a Padova, tra cui Villa Maria.

«Siamo stati i primi ad introdurre la tecnologia Abbott per i test sierologici nazionali ed ora che siamo accreditati dal portale della Regione del Veneto, essere in prima linea con la nuova metodica dei tamponi rapidi di terza generazione ci rende orgogliosi e ancor più fiduciosi che la lotta alla pandemia stia imboccando la strada dell’uscita dal tunnel. Insieme all’introduzione della vaccinazione, questa è l’arma fondamentale per debellare il Coronavirus», dice Vincenzo Papes, amministratore delegato del gruppo, che in settimana ha accolto l’arrivo delle nuove apparecchiature portatili per i tamponi rapidi di terza generazione oggi a disposizione del network di strutture private e convenzionate.

«Abbiamo iniziato da Treviso per procedere gradualmente con tutte le altre strutture. Ora sarà possibile eseguire i tamponi rapidi anche a Padova in via Valeggio e subito dopo anche a Villa Maria», continua Papes.

«Non parliamo soltanto di test più sensibili, più veloci e più accurati, ma con un’attendibilità molto elevata, scongiurando i falsi negativi e quindi potenziando il contact tracing, azione fondamentale di sanità pubblica ed essenziale per arginare il diffondersi del virus».

Molto utili per le realtà dove si concentrano gruppi di persone. Basti pensare a situazioni critiche, come quelle di aziende, enti e organizzazioni che per ragioni operative vedono una concentrazione di personale e che vogliono adottare protocolli di prevenzione per evitare focolai.

«Il protocollo di screening, come chiarito anche dalla Direzione generale del Veneto, continuerà ad essere quello in uso. I tamponi rapidi a fare da primo livello di screening ed il tampone molecolare PCR, come modello gold standard, a conferma delle eventuali positività».

Le prime apparecchiature, di poco ingombro, ma dall’alta tecnologia, sono già operative a Padova. Altre unità saranno poi a disposizione della task force interna, creata ad hoc per lo screening Covid-19, in aziende, organizzazioni, società sportive ed enti locali, coordinando l’attività sul territorio di 50 infermieri pronti a recarsi entro 48 ore sul luogo di lavoro per effettuare il tampone rapido di terza generazione.

Per il momento le strutture del Centro di Medicina sono le uniche ad offrire il servizio di tamponi di terza generazione a Padova. Molti centri privati hanno deciso di non adottare questo metodo. «In realtà questi tamponi di terza generazione non aggiungono molto alle informazioni che già abbiamo. Sono un po’ più sensibili, un po’ più affidabili ma sono molto più indaginosi e se ne fanno solo uno all’ora», spiega Ubaldo Lonardi del Centro Medico Valentini.

«Rispetto agli altri tamponi rapidi hanno un costo superiore che si avvicina a quello dei molecolari i cui risultati ormai riusciamo ad averli in una giornata. Non sono indicati per lo screening dove c’è la necessità di avere tempi più veloci. Se infatti con i tamponi di terza generazione si riescono a fare 4, 5 test all’ora, con quelli rapidi, che sono comunque di ultima generazione, si riesce a farne 20 in un’ora. Questo perché l’elaborazione della macchina richiede un quarto d’ora di tempo».

Macchinario che oltretutto sarebbe anche molto costoso. «Per processare i tamponi di terza generazione c’è bisogno di una macchina molto costosa il cui ammortamento però va fatto velocemente». —


 

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